Hanno origine dalla tradizione della cucina povera i pani dolci di natale, tra i quali va inserito il pandolce genovese. I pani dolci altro non erano inizialmente che dei semplici pani arricchiti con altri ingredienti in occasione delle feste. Poi con il passare del tempo sono diventati dei dolci a tutti gli effetti. Il pandolce per esempio contiene uvetta, pinoli, cedro candito, semi di anice ed acqua di fiori di arancio.
Il pandolce essendo un dolce lievitato prevede una doppia e lunga lievitazione: la prima, quella dell’impasto ottenuto con farina acqua e lievito, dura 6 ore. Trascorso questo tempo all’impasto andranno aggiunti gli ingredienti rimanenti lavorando per bene in modo che tutti siano amalgamati perfettamente. L’impasto ottenuto andrà diviso in due, andranno formati due pani e conservati sulla placca del forno avvolti in un canovaccio e lasciati lievitare per altre 12 ore (ecco la seconda lievitazione).
La preparazione del pandolce non è difficile ma dovrete calcolare di prepararlo almeno un giorno prima rispetto a quello in cui vi servirà. Da tradizione il numero dei pani preparati di volta in volta è di due perchè uno rimaneva in famiglia mentre l’altro andava rigorosamente regalato.
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