Siccome domani sarà una giornata di lavoro di quelle campali (giusto per usare un eufemismo!) e probabilmente andrà a finire che non cenerò nemmeno vista l’ora di rientro prevista, mi è venuta in mente l’idea di farmi al volo qualcosina di buono da ritrovarmi il giorno dopo a colazione, che alzarmi sapendo che di là in cucina c’è qualcosa di buono che mi aspetta sarà pure una consolazione piccola piccola ma vi dirò, per quanto mi riguarda funziona sempre! Visto comunque che il tempo a disposizione è quello che è, i maritozzi con la panna mi sono sembrati i candidati ideali per mettere insieme una colazione di quelle come si deve, con cappuccino caldo e un dolcetto goloso di quelli che ti danno, oltre alla carica, pure l’umore giusto per partire bene.
I maritozzi, che tutto sommato non mangio spessissimo, sono una specialità campana e da ricetta originale dovrebbero avere nell’impasto dell’uvetta, della scorzetta d’arancia candita e dei pinoli, ingredienti che io non metto perché finora ho sempre fatto in casa, aiutandomi con il bimby, quelli semplici che poi taglio in 2 e farcisco con la panna montata. Questo panino morbido, tipico della forneria laziale e in particolare romana, deve il suo nome ad una antica tradizione popolana: un tempo le ragazze in odore di nozze, infatti, erano solite vedersi recapitare questo dolcetto dal futuro marito che, non essendo ancora consorte ufficiale, veniva chiamato appunto “maritozzo”, ovvero “quasi marito”.
In sé per sé si tratta di un dolce da caffetteria e oltre che ripieno di panna montata si mangia anche da solo oppure farcito di crema pasticcera: oltre al cappuccino, gli abbinamenti migliori per gustarselo sono quello con il caffé macchiato e anche quello d’orzo, mentre l’accompagnamento con il thé rende meno. Un piccolo suggerimento: io, dopo aver sfornato i maritozzi, li spennello con dello zucchero sciolto in acqua e poi li rimetto dentro a forno spento. In questo modo si asciugano bene e vengono con un tocco ancora più dolce.
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