Esistono in diverse varianti: semplici e tradizionali, al cioccolato, e adesso scopriamo anche quelli integrali. Sto parlando degli shortbread, dei biscotti tipici scozzesi contraddistinti per la loro burrosità. In questo caso ad arricchire l’impasto contribuisce la presenza della farina integrale. Inoltre gli shortbread integrali non contengono uova e quindi sono ideali nel caso di intolleranze a questo alimento.
Con la loro friabilità sono perfetti per essere consumati a colazione o in una pausa pomeridiana, sia che si tratti dell’ora di merenda o di accompagnare il thè delle cinque. La preparazione degli shortbread inizia con il lavorare il burro con lo zucchero fino ad ottenere una crema. A questa crema va aggiunta la farina integrale, non setacciata, un pizzico di sale e tanto latte quanto basta per ottenere un composto lavorabile, probabilmente 1-2 cucchiai, non di più.
L’impasto ottenuto si lavora su un piano infarinato, si da la forma di un rettangolo stendendolo in una teglia rettangolare e si tracciano tanti rettangoli più piccoli con la lama di un coltello. La superficie va bucherellata con una forchetta e va cotto in forno caldo a 180 C° per non più di 30 minuti. Una volta cotto e raffreddato, vanno ricavati gli shortbread e vanno serviti ormai freddi. Una delle forme tipiche di questi biscotti scozzesi senza uova è la forma a triangolo ottenuta a partire da un impasto tondo.
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