Ecco quello che è senza ombra di dubbio il mio dolce di Carnevale preferito in assoluto, le frittelle di riso! Si tratta di una ricetta gustosissima che tuttavia -aimè!- porta via un po’ di tempo, e questo non solo perché c’è un certo numero di ingredienti da lavorare a cottura, ma soprattutto per via della fase di riposo in cui va lasciato l’impasto, che deve durare diverse ore: non per nulla la tradizione, nella fattispecie, vuole che l’impasto riposi tutta la notte e questo perché, raffreddando, abbia il tempo di rapprendere bene e indurirsi. Dopo questo lasso di riposo, infatti, l’impasto dovrà risultare un po’ difficile da lavorare con il cucchiaio e questo sarà il segnale che la preparazione sta procedendo come deve.
Per aromatizzare le frittelle di riso di Carnevale uso di solito la buccia grattugiata di un limone, quella di un’arancia e il rhum: per chi preferisce, il rhum volendo si può degnamente sostituire con del Marsala oppure del Vinsanto.
Le dosi previste da questa versione della ricetta sono tali da consentire la frittura di una quarantina scarsa di frittelle. Le frittelle classiche si preparano tendenzialmente con un impasto che comprende della farina bianca, ma sono altrettanto diffuse varianti come questa in cui non è richiesta. Gli ingredienti necessari al completo sono infatti riso, latte, acqua, burro, zucchero, uova, bucce d’arancia e di limone grattugiate, rhum, un pizzico di sale e, infine, olio di semi per la frittura finale.
A dirla tutta c’è anche chi aggiunge dell’uvetta, da unire all’impasto nello stesso momento in cui si incorporano i 2 cucchiai di liquore, ultimo ingrediente in ordine di apparizione nel corso della procedura. Il riso, inoltre, qui viene fatto cuocere lentamente in un composto di acqua (300 grammi) e latte (600 grammi) mischiati: questa non è l’unica soluzione per procedere, perché secondo numeroso ricette di Carnevale il riso va cotto in un composto di latte e acqua in parti uguali, secondo altre in latte puro. De gustibus!
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