La schiacciata alla fiorentina è uno dei dolci irrinunciabili del Carnevale toscano, non meno popolare di frittelle di riso e cenci (che sarebbero quelli che altrove si chiamano, per esempio, frappe) e, comunque, sempre più rara da trovare in panifici e pasticcerie preparata secondo ricetta originale, perché la preparazione impegnativa incoraggia fior di versioni più semplificate. Questa che vi propongo è appunto una di queste, adattata per essere fatta in casa con risultati ottimi: l’importante è rispettare con cura i tempi di lavorazione dell’impasto, che deve essere di volta in volta manipolato a mano con forza in modo da diventare liscio e senza grumi, e ancora di più quelli della lievitazione.
Quest’ultima si svolge in 2 tempi: prima il composto iniziale a base di farina, lievito spezzettato e acqua mischiati deve essere lasciato riposare per almeno un’ora (alla fine, il volume della pasta dovrà essere raddoppiato); poi, una volta incorporati il sale, lo zucchero, le uova, la scorza d’arancia grattugiata e lo strutto, l’impasto dovrà essere versato in uno stampo rigorosamente rettangolare e lasciato a riposo per altre 2 ore circa. Se la schiacciata dovesse sbruciacchiarsi in superficie prima della fine del tempo di cottura, un trucco utile è quello di ricoprirla al volo appoggiandoci sopra della carta stagnola.
Il tipico giglio caratteristico, antico simbolo della città di Firenze, è anche un segno distintivo della decorazione di questa schiacciata di Carnevale. Riprodurlo è facilissimo, e oltretutto si presta anche come gioco da fare insieme ai bimbi: basta disegnarlo su un foglio (o magari stamparlo direttamente da internet), ritagliarlo e appoggiarlo sulla schiacciata subito prima di andarla a spolverare di zucchero a velo. Attenzione, infine, al modo di tagliare il nostro dolce dopo la sfornata: per rispettare la tradizione, la schiacciata non va mai tagliata in fette a spicchio, ma solo in piccoli rettangoli.
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