I taralli al naspro sono ciambelline preparate con un impasto aromatizzato all’anice e rivestite di una glassa – il naspro appunto – fatta a base di zucchero, acqua e limone: tipiche della Basilicata, si sfornano per tradizione proprio durante i giorni delle feste di Carnevale. Per fare l’impasto ci vogliono farina, uova, sale, zucchero e liquore all’anice, mentre per la glassatura occorrono invece dell’altro zucchero, un po’ d’acqua, del succo di limone e l’intera scorza grattugiata di quest’ultimo.
A differenza della stragrande maggioranza delle specialità dolci di Carnevale come ad esempio le frappe, le frittelle di riso, le castagnole, le cattas e i krapfen, i taralli al naspro non si friggono ma si cuociono in forno. Per farli, infatti, servono appunto il forno, una teglia per la cottura e un pentolino dove glassarli: non c’è bisogno dunque nè di padella e neppure di l’olio di semi, una costante quasi irrinunciabile quando di Carnevale si tratta.
I taralli si cuociono in forno alla temperatura di 180° finché non iniziano a prendere colore: quando avranno raggiunto una certa doratura, vanno tolti dal forno e lasciati da parte a raffreddare. A questo punto si passa a preparare il naspro, ovvero la glassa. Innanzitutto si parte mischiando a fuoco lento l’acqua e lo zucchero in un pentolino: dopo che lo zucchero si sarà sciolto, il composto liquido andrà rimestato ancora per 2 o 3 minuti, finché non avrà assunto una consistenza caramellosa.
Il composto si toglie quindi dalla fiamma, incorporandolo con il succo di mezzo limone e la scorza di limone intera grattugiata: i taralli, nel frattempo raffreddati, vanno dunque messi a bagno nel pentolino 5 alla volta, e mischiati nel liquido caramellato finché tutta la superficie di ognuno non sarà ben ricoperta. Il naspro, una volta freddato, diventerà duro e biancastro: c’è chi, per decorare, aggiunge a questo punto anche palline o zuccherini colorati (si trovano in vendita nei supermercati nello stesso scaffale di candeline per torte di compleanno e fialette di aromi), oppure anche scorzette di agrumi candite: largo alla fantasia!