Il caffè, ingrediente per dolci

Caratteristiche generali

Il caffè è ottenuto attraverso la macinazione dei semi di alcuni alberelli tropicali e ce ne sono tantissime specie, si hanno quindi tante varietà di aromi.

Le più diffuse qualità sono l’arabica e la robusta e in minor misura l’iberica. La qualità arabica contiene meno caffeina delle altre. La robusta, qualità che cresce  in luoghi diversi dalla prima è coltivata solamente dalla fine dell’Ottocento a più di settecento metri di altezza. Oltre queste tre specie più comuni e utilizzate ce ne sono tante altre meno conosciute.

Esistono molte leggende sull’origine del caffè. Pellegrino Artusi raccontava che il caffè più buono era quello di Mocha, città situata nello Yemen.

Nel XV secolo il caffè era conosciuto fino a Damasco, al Cairo e a  Istambul e nel 1627  Francis Bacon descrisse il locali turchi in cui si beveva. In Italia la prima città a far uso del caffè fu la Serenissima. Venezia aveva rapporti commerciali con l’Oriente e fu naturale.

L’utilizzo in cucina

Il caffè viene utilizzato come base per tante bevande, o meglio, ci sono moltissimi modi di preparare un caffè. Si passa dal classico ristretto al macchiato, al marocchino, dal caffè shakerato al famosissimo cappuccino. Ci sono però altri utilizzi puramente culinari, soprattutto in alcune torte e dolci al cioccolato e non.

Ad esempio in un dolce conosciutissimo come il tiramisu i savoiardi vengono bagnati nel caffè, mentre in altri dolci viene utilizzato il caffè solubile per fare creme e farciture.

Le proprietà del caffè

Ad alcune persone  il caffè fa effetto di un eccitante e stimolante ad altre no. Qualcuno sostiene che bevuto la mattina a digiuno svuoti lo stomaco dai residui di una non completa digestione e prepari per una buona colazione bilanciata. Per chi ha problemi con la caffeina c’è il caffè decaffeinato.

Una curiosità: il caffè mescolato al latte bollente , nel classico cappuccino, ha l’effetto di bloccare l’appetito.