Oltre che essere senza glutine, per la verità, la marmellata di limoni non contiene neanche lattosio nè uova, un dolce valido, direi, nel caso in cui si soffrisse di una di queste intolleranze. Confesso che da piccola per me le marmellate preferite sono sempre state quella alle ciliegie e quella ai mirtilli. Questo fino a quando non ho iniziato a cimentarmi ai fornelli. Quando infatti ho cominciato a sperimentare nuovi piatti, ho iniziato ad “osare” e la marmellata di limoni è stata una vera e propria scoperta.
Oltre a consumarla come consuetudine spalmata sul pane, ho avuto modo di utilizzarla come farcitura di crostate o come ripieno dei muffin, sempre con ottimi risultati. Daltronde la marmellata di limoni con il suo tocco acidulo ben contrasta il dolce degli impasti e rientra perfettamente nei miei gusti. Nel momento in cui deciderete di preparare la marmellata tenete presente che dovrete mettere a bagno i limoni in acqua fredda almeno tre giorni prima.
Difatti, i limoni bucherellati ed immersi in acqua fredda dovranno riposare per 3 giorni, in ognuno dei quali dovrete cambiare l’acqua sia il mattino che la sera. Un piccolo appunto: i vasetti dovranno essere perfettamente puliti ed una volta riempiti dovranno essere conservati a testa in giù fino a completo raffreddamento.
ma la buccia si toglie o si cuoce insieme alla marmellata??:-)
@ manu:
Ciao Manu, si, la buccia va cotta, anche perchè, considerati i 3 giorni a bagno ed il fatto che i limoni vadano affettati sottilissimi, durante la cottura si “scioglierà” anche se rimarranno dei pezzettini piacevoli da gustare 😉