Il latte di riso è una bevanda dalla consistenza light che offre la possibilità di variare i modi in cui il cereale da cui è prodotta – il riso appunto – può essere consumato. Si tratta di un composto liquido leggero ma nutrizionalmente piuttosto interessante e bilanciato: mezzo litro di latte di riso, infatti, in termini di carboidrati corrisponde a 100 gr di pasta. Usato per la prima colazione in alternativa al latte vaccino, il latte di riso è privo di colesterolo, caseina e lattosio, ed è inoltre anche ricco di fibre, grassi polinsaturi, minerali e vitamine dei gruppi A,B e D. Come pura bevanda da bere, quindi, il latte di riso è perfetto soprattutto per l’alimentazione dei bambini, degli sportivi e di chi, in particolare, soffre di intolleranza ai latticini e ai loro derivati.
Il riso, alimento da cui questo latte deriva, è arrivato in Europa dall’Oriente intorno al 500 a.C., e al suo esordio come alimento venne usato quasi esclusivamente come addensante da utilizzare nella preparazione di numerose ricette destinare alle tavole private e ai banchetti conviviali dell’aristocrazia. Non è un caso che illustri stirpi molto in vista e di nobile lignaggio, come i Gonzaga e gli Sforza, abbiano disposto la conversione di ettari acquitrinosi di Pianura Padana in vere e proprie piantagioni di riso. Per ottenere la bevanda, occorre lavorare il riso con un processo meccanico di natura termica, che rende possibile trasformare l’amido del cereale in zuccheri semplici, che risultano rapidamente assimilabili a crudo e dolci di sapore.
Il latte di riso, che si può facilmente preparare da sé in casa, nella cucina moderna si è rivelato un ingrediente molto versatile e soprattutto utile per ricette di pasticceria e preparazione dolciarie in genere: su tutti, budini, crostate, sorbetti, timballi, torte, biscotti, frollini e frullati light, tutti preparati con latte di riso in sostituzione di quello intero di mucca.
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