Ripulendo lo sgabuzzino di casa, dove oltre a tutta una serie di accumuli inenarrabili tengo anche le scorte alimentari che non entrano in credenza o nei vari cassetti e stipetti di cucina, ho realizzato di avere un paio di barattoli di pesche sciroppate e, lì per lì, non avevo la più pallida idea di cosa farmene.
Alla fine, cercando fra i miei libri, ho trovato una ricetta che poteva fare al caso mio, ovvero quella della torta di pesche sciroppate: non è difficile da fare e in questo modo posso smaltire la frutta in questione senza mangiarla direttamente ‘nuda e cruda’, cosa che non mi fa proprio impazzire. Oltre ad essere adatta per chi ha un’intolleranza al lattosio, questa ricetta è anche abbastanza versatile: in mancanza delle pesche, infatti, volendo si può tranquillamente ripiegare su un diverso tipo di frutta sciroppata o anche su frutta secca.
L’accortezza maggiore, durante il procedimento, si deve concentrare sull’ordine di apparizione, per così dire, degli ingredienti: dopo aver sbattuto insieme lo zucchero, il pizzico di sale e le uova fino ad ottenere un composto dalla densità piuttosto spumosa, si deve infatti procedere incorporando l’olio di oliva, la scorza di limone grattugiata e un po’ dello sciroppo (circa 45 gr) in cui erano immerse le pesche. Fatto questo, si passa ad incorporare, mettendone poco a poco, la farina (che sarà stata precedentemente setacciata) e, infine, il lievito per dolci. Ora gli ingrediento sono tutti amalgamati: prima di procedere, sarà necessario mescolare con cura un’ultima volta in modo da assicurarsi un bel composto liscio e senza grumi.
Il passo successivo consiste nel versare l’impasto su una teglia infarinata e imburrata: l’ideale sarebbe una teglia rotonda, possibilmente del diametro di 24 cm. Dopo la versata si vanno a disporre le pesche sciroppare, tagliate in pezzi molto grandi, in cerchio lungo il bordo: 180° di forno per 40 minuti e la torta di pesche sciroppate è pronta.
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