Questi sono dei dolci che ho sempre ammirato con una certa venerazione ma da lontano. Ovvero non mi sono mai cimentata perchè mi sembrava fossero troppo difficili da preparare. In realtà i maritozzi non sono proprio velocissimi, questo è vero, ma comunque non sono neanche questa grande impresa. Poi l’anno scorso ho voluto provare la versione di Salvatore de Riso e me ne sono letteralmente innamorata. Forte del successo dello scorso anno quest’anno ho voluto fare il bis, ma con la ricetta di Anna Moroni, una vecchia ricetta del 2006 che ho trovato girovagando sul web.
La sua ricetta prevede all’interno la presenza del cedro candito, a dir la verità non pensavo che quelli originali lo contenessero, ma in ogni caso non li ho utilizzati non avendoli in casa al momento. Quello che invece ho utilizzato è abbondante scorza d’aranciagrattugiata, che mi ha dato grandi soddisfazioni sia al momento della cottura, un profumo agrumato irresistibile che si è sparso per casa, che a quello dell’assaggio, una nota di arancia già al primo morso.
I maritozzi vanno rigorosamente farciti con la panna montata dopo essere stati tagliati in due orizzontalmente, non lesinate. Se non li consumate subito avvolgeteli in un panno o chiudeteli in un contenitore ermetico perchè potrebbero perdere la loro morbidezza.
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