I muffin sono per eccellenza un dolce molto semplice da preparare e allo stesso tempo una ricetta che si può facilmente adattare ad ogni gusto. Al cioccolato o alle noci, alle fragole o alle mandorle i muffin offrono una grande varietà di ricette, tutte gustose e da inventare.
La ricetta dei muffin alle carote, chiaramente provata più e più volte, è adatta per 12 stampini da forno, ma è possibile anche adattarla ad un unico stampo da torta di 24 cm di diametro. Nel gusto e nella lievitazione non vi sono variazioni significative, la sola differenza è nel tempo di cottura: se per i muffin occorrono circa 20-25 minuti in forno preriscaldato a 180°, per la torta alle carote occorrono almeno 35-40 minuti di cottura. Come sempre, per accertarsi della corretta cottura del dolce, è sufficiente inserire uno stuzzicadenti nell’impasto e tirarlo fuori quasi subito; se toccandolo con il dito è ben asciutto vuol dire che il dolce è cotto, se invece sullo stuzzicadenti rimane dell’impasto, allora occorre tenere la torta in forno per altri minuti.
Ed ora un po’ di storia sui muffin. La parola viene utilizzata per la prima volta nei primi anni del XVIII secolo in Inghilterra, con il nome di “moofin” per indicare dei piccoli dolci simili al plum cake. Per alcuni i muffin derivano dal termine francese “mouflet” che significa “soffice” proprio come la consistenza del dolce; per altri invece questi dolci rotondi derivano dal tedesco “muffen” che vuol dire “piccole torte”. L’origine dei muffin pare invece venire dall’usanza dei fornai delle nobili famiglie che cucinavano per la servitù dei piccoli dolcetti con i resti del pane del giorno prima, o con dei rimasugli di biscotti, mescolati con patate schiacciate. Un giorno però un signorotto assaggiò i muffin e ne rimase così colpito che i muffin divennero il dolce preferito per l’ora del tè. E anche oggi i muffin alle carote, o alle fragole, al cioccolato, o con molta fantasia ad altri gusti, sono l’ideale accompagnati da una buona tazza di tè.
