Tonnellate di cioccolato Ikea e Nestlè distrutti

Tonnellate cioccolato Ikea Nestlè distrutti

Sembra proprio che l’Ikea, azienda multinazionale svedese leader nel settore della vendita di mobili low cost, nell’ultimo periodo non abbia davvero pace. Dopo lo scandalo legato alla presenza della carne di cavallo nelle sue famose polpette, torna a far parlare di sè a distanza di pochissimi giorni per via die suoi dolci, le sue torte in particolare. A questo proposito le autorità cinesi hanno provveduto alla distruzione di tonnellate di prodotti Ikea per aver violato le norme sanitarie. Ad essere stata bloccata è la vendita delle famose torte di cioccolato e mandorle prodotte dal fornitore svedese Almondy, finite nel mirino per il fatto di contenere livelli di batteri coliformi eccessivi, sinonimo di bassa qualità dei prodotti e grave pericolo per la salute pubblica.

La vendita è stata bloccata anche in Italia, ma ciò dovrebbe costituire solamente una misura preventiva in quanto, come ha fatto sapere Ikea Italia ai carabinieri dei Nas, nella penisola non sono stati distribuiti lotti di torte contaminate. In ogni caso gli esperti consigliano di prestare particolare attenzione poichè, anche se i batteri coliformi non costituiscono un reale pericolo per l’uomo, “tutto dipende dal sierotipo del batterio e dalla quantità rilevata”.

Ma non finisce quì. Anche la Nestlè è finita al centro di severe ispezioni per i livelli di sorbitolo contenuti nella sua cioccolata, ben 2,7 tonnellate di barrette al cioccolato sono state distrutte dall’Ufficio per la quarantena di Shanghai. Ciò per il livello del dolcificante contenuto in essa e che se consumato in grandi quantità può provocare significativi danni alla salute. Una serie di controlli mirati quella condotta dalle autorità cinesi che hanno bloccato, oltre quelli già citati ben 247 altri articoli provenienti dall’Occidente perchè di qualità inferiore rispetto agli standard previsti. Certo è che il susseguirsi delle “emergenze sanitarie” degli ultimi anni ha avuto e continua ad avere importanti ripercussioni sullo stato d’animo dei cittadini italiani che, come fa sapere la Coldiretti, si dicono spaventati dalla contaminzazione dei cibi.

[Fonte]

Foto courtesy of Thinkstock

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