Si terrà in quel di Montalcino in provincia di Siena la Settimana del Miele: per tutti gli appassionati di miele l’appuntamento è fissato dall’8 al 10 settembre anche per fare il punto sulla situazione di un anno definito terribile per la produzione ai minimi storici del miele (si stima un 30% di produzione in meno della media nazionale e con raccolti pari quasi a zero in alcuni territori).
Tutto a causa di un tempo anomalo a metà strada fra due eccessi, gelate primaverili e siccità in estate che ha consentito agli apicoltori di poter produrre in modo consistente il miele di montagna più raro, dal rododendro al millefiori che viene prodotto nell’arco alpino e lungo l’Appenino Tosco-Emiliano. La produzione è già soddisfacente anche per il miele di castagno e tiglio prodotto in alta collina e nelle vallate alpine mentre in molte altre zone, dalla Maremma alla Lombardia, le produzioni hanno toccato quasi lo zero assoluto.
Al di là della produzione tragica di quest’anno, in Italia si contano circa 45.000 apicoltori censiti e operanti, di cui quasi 20.000 quelli che lo fanno per autoconsumo, ma per produzione di miele e prodotti apistici sul mercato con la speranza di avvicinarsi alla professione e ricavarne introiti.
Nel corso della settimana dedicata al miele ci saranno degustazioni guidate, ma anche minicorsi per comprendere meglio il mondo del miele con approfondimenti di apiterapia e con visite agli alveari aperti. In effetti in Italia si registra il record di 51 varietà di miele che a Montalcino verranno proposti in una mostra mercato e di degustazioni e laboratori.
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