Si fa presto a dire cioccolato: il cibo degli dei piace indistintamente a tutti, ma va degustato al meglio utilizzando i cinque sensi.
Questo almeno è quando suggeriscono di fare Clara e Gigi Padovani, autori del libro “L’ingrediente della felicità – Come e perché il cioccolato può cambiarci la vita” (pubblicato da Centauria, in vendita a 13,90 euro).
Al giorno d’oggi non basta solo mangiare il cioccolato, ma è necessario degustarlo nel migliore dei modi, esattamente come si fa con il vino. Si devono cercare gli abbinamenti perfetti e cercare le ricette (anche salate) in cui il cioccolato riesce a offrire il meglio di sé.
Secondo i due esperti in sostanza, è indispensabile utilizzare i i cinque sensi.
Vista: la tavoletta deve essere lucida alla vista visto che questa caratteristica conferma una buona tecnica di temperaggio. Se amate il cioccolato al lette, sappiate che il colore migliore è l’ocra chiaro, per il cioccolato il miglior colore è il mogano e non il nero, come si potrebbe presumere. Indispensabile invece che non abbia affioramenti bianchi o grigi di burro di cacao perché ciò indica una pessima conservazione della cioccolata.
Nel momento in cui lo spezzate, il cioccolato deve rompersi senza fare briciole e senza presentare bolle (che indica invece una non perfetta cristallizzazione del prodotto)
Udito: il suono del cioccolato spezzato deve essere netto, contrariamente indicherebbe una bassa qualità.
Il cioccolato si fonde in bocca alla temperatura corporea ma se al tatto la fusione è troppo veloce significa chiaramente che è stato aggiunto del burro di cacao che, se presente in misura eccessiva può anche coprire aromi e sapori.
Il gusto deve essere un equilibrio perfetto di dolce, amaro e acido.
Odoro: è fondamentale. Nel cioccolato commerciale si sentono soprattutto zucchero e vaniglia, nel cioccolato al latte si sente invece il caramello, ma potrebbe anche essere presente odore di di formaggio che si presenza quando il concaggio non è perfetto mentre se i sapore è affumicato la causa potrebbe essere una cattiva tostatura.
E se il giro d’affari del cioccolato è in crescita vertiginosa, un motivo ci sarà anche. Il numero dei chocoholic, cultori sportivi della tavoletta come riserva d’energia, ma anche come antidoto alla depressione, è in aumento ed esiste anche il modo giusto per programmare il consumo della cioccolata come indicato nel libro: al mattino è perfetta una tavoletta energizzante, nel pomeriggio un blend di cacao ricaricante con gusto deciso, la sera sono adatte fragranze avvolgenti per ritrovare l’armonia con sé stessi.
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