Alchechengi, il dettaglio decorativo di fine anno

Il nome sembra quasi impronunciabile, ma gli alchechengi sono piccole e graziose bacche di colore arancione e dall’aspetto estremamente decorativo che non possono mancare sulla tavola dei menù delle feste di fine anno.

 

Alchechengi

Sono perfette per essere usate come tocco decorativo finale e rendere diverso qualsiasi dessert: si presentano con una grandezza simile a una ciliegia e vengono racchiuso in una sorta di involucro-foglie di colore verde che non è commestibile. Si tratta di bacche senza nocciolo, ricchi però di semi e dal  gusto un po’ acidulo.

Possono essere mangiati freschi o magari arricchiti da cioccolato con un tocco decorativo. Gli alchechengi generalmente vengono venduti a partire da fine gennaio, ma in realtà si trovano anche durante il periodo delle feste a dicembre anche se sono abbastanza costosi con un prezzo  di circa 15 euro al chilo. Al momento di acquistare queste piccole bacche è meglio scegliere quelle con gli involucri color paglia, caratteristica dei frutti maturi che possono essere più gustosi quando vengono mangiati. Ma come su usano? Le foglie che formano l’involucro e devono essere aperte e devono essere modellate verso l’alto come fossero petali rappresentano così il simbolo di buon augurio e di decorazione tradizionale di ogni dessert e di ogni dolcetto.

Ricordate che non si conservano per molto tempo: dopo averli acquistati gli alchechengi possono essere conservati per un massimo di due giorni in frigorifero, ricoperto da un panno e ricordate di eliminare la membrana esterna e lavare il frutto con attenzione per eliminare la sostanza retinosa della superficie prima di modellarli e di mangiarli.

 

photo credits | thinistock

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