Dall’olio al patè al tartufo, le soluzioni low cost
Il tartufo è apprezzato dagli amanti del cibo più esigenti. L’aroma distinto e il sapore terroso intenso possono trasformare pasta, piatti a base di uova, riso e persino foie gras in esperienze squisite. Un alimento importante in cucina ma che spesso, a causa del costo eccessivo, si preferiscono altre soluzioni meno costose ma comunque d’impatto; prodotti quali l’olio al tartufo, il burro al tartufo ed il patè al tartufo donano ai piatti un tocco di bontà, un lusso accessibile.
I tartufi sono solitamente presenti nei piatti salati, ma il loro aroma inebriante e terroso e il sapore intenso si abbinano perfettamente anche al cioccolato bianco per un dessert ricercato e alternativo, ideale per stupire gli ospiti. Per saperne di più sulle prelibatezze a base di tartufo basta andare sul sito larustichellatruffles.com.
Crema dessert al tartufo, un dolce per i palati esigenti
Un’alternativa è una crema dessert rivisitata con tartufo. Per iniziare, far marinare il tartufo con cognac, madeira, porto e sherry e coprire con pellicola trasparente. Mettere le fette di tartufo rimanenti e le uova con il guscio insieme in una ciotola ben coperta e conservare in frigorifero per una notte.
Le fette di tartufo marinate e le eventuali guarnizioni di tartufo vanno posizionate in una garza da 4 pollici, chiuderli e metterli da parte.
Unire la panna doppia, la panna da montare e la marinata al tartufo riservata in una casseruola medio-pesante. Aggiungere la bustina di tartufo e portare a ebollizione a fuoco medio. Togliere la casseruola dal fuoco e mettere da parte.
Nel frattempo, rompere le uova e separare i tuorli dagli albumi, mettere i tuorli in una terrina media e riservare gli albumi per un altro uso. Aggiungere lo zucchero ai tuorli e mescolare fino a quando i tuorli diventano giallo chiaro e lo zucchero si è sciolto. Versare lentamente metà della panna calda nei tuorli, mescolando continuamente, quindi aggiungere gradualmente il composto nella panna calda in una casseruola, mescolando con un cucchiaio di legno. Ridurre la temperatura a medio bassa e cuocere, mescolando continuamente, finché non iniziano a comparire le bollicine. Filtrare immediatamente attraverso un colino fine in una ciotola. Mescolare i tartufi a dadini nella crema pasticcera.
Mettere 4 lamponi in ciascuna porzione. Lasciar raffreddare, coprire con la plastica e conservare in frigorifero fino a quando non si solidifica, almeno 4 ore. Prima di servire, cospargere 1 cucchiaino di zucchero in modo uniforme su ogni crema pasticcera e utilizzare una fiamma ossidrica per caramellare le cime. Mettere delle fette di tartufo riservate su ogni ciotola contenente la crema pasticcera.
Le proprietà del tartufo, dalla storia ad oggi
Gli antichi romani attribuivano al tartufo proprietà terapeutiche e afrodisiache e anche se questo rimane ancora oggi non dimostrato, c’è sicuramente un amore che rasenta il fervore per il tartufo.
Il tartufo bianco invernale è talvolta chiamato tartufo piemontese o d’Alba, perché l’Italia è stata benedetta con un’abbondanza di tartufi bianchi. Raccolto da ottobre a dicembre, è breve la stagione invernale nella quale si produce questo fungo.
I tartufi crescono a pochi centimetri nel terreno, in simbiosi con le radici di alberi di latifoglie come querce, castagni, nocciole. Le piccole sfere nodose di forma irregolare variano in dimensioni da circa un pollice a oltre un chilo, che sono i tartufi più rari. La polpa soda di un tartufo bianco è di colore da crema chiaro a marrone chiaro, con marmorizzazione bianca.