Dolci senza latte glutine e uova, il budino di riso

Un budino senza latte, si può? Se utilizziamo il latte di riso, si. Otterremo un budino che oltre il lattosio non contiene nè uova e nè glutine. Un dolce perfetto per diverse intolleranze. Il budino di riso, che forse sarebbe più corretto chiamare risolatte, oltre ad essere ottimo, è uno di quei dolci che svolge un’azione coccolosa. Sono in molti a ricordarlo come merenda da piccoli ed in effetti è uno di quei dolci semplici che richiede pochi ingredienti presenti in tutte le cucine.

Per rendere questo budino adatto a chi è intollerante al latte, questo viene sostituito dal latte di riso. La preparazione del budino di riso senza latte, glutine e uova, avviene sul fornello in una pentola nella quale andremo a versare il latte di riso e, dopo averlo fatto scaldare, vi faremo cuocere il riso insieme allo zucchero, alla scorza di limone e ad un pizzico di sale.

Ricette dolci per bambini, i biscotti al latte

dolci per bambini i biscotti al latte

Questa è una di quelle ricette semplici e golose che fanno pensare ai pomeriggi passati in cucina con le nonne. Si tratta dei biscotti al latte, biscotti dal gusto essenziale perfetti per l’inzuppo nel latte, con il cappuccino creano un’accoppiata vincente (per intenderci ne assorbono mezza tazza per volta) e ottimi anche per la merenda, per questo sono tanto amati dai bambini. La ricetta dei biscotti al latte è di Anna Moroni, proviene da una puntata della prova del cuoco.

La loro preparazione è semplicissima, si versa la farina setacciata in una ciotola, si aggiunge lo zucchero, il burro tagliato a dadini ed ammorbidito, il latte magro in polvere, il latte, il miele, il pizzico di sale, la vanilina ed infine il lievito setacciato. Gli ingredienti vanno amalgamati con le mani fino a formare un impasto sodo ed omogeneo.

Torta zebrata senza latte con il bimby

La torta zebrata è un dolce casalingo accattivante e, nel suo piccolo, coreografico: tagliandolo a fette, infatti, si scoprirà un impasto interno soffice, al sapore di cacao ma soprattutto…completamente striato! Il segreto del suo cuore zebrato sta semplicemente nel modo in cui l’impasto, lavorato prima a dovere nel boccale bimby, si va a versare nello stampo (che per rendere al meglio deve essere rotondo e del diametro di 24 cm): dopo aver imburrato e infarinato la tortiera, infatti, i due impasti (uno neutro e l’altro arricchito di cacao) vi andranno disposti versandoli alternati al centro della tortiera stessa uno dopo l’altro, fino ad esaurire entrambi gli impasti.

Così facendo, nello stampo si formeranno dei cerchi concentrici gialli e marroni che si alterneranno uno dopo l’altro dal centro fino al bordo: il dolce così ottenuto andrà quindi infornato e cotto per almeno 50 minuti alla temperatura costante di 180°.

Dolci di Carnevale: le palline colorate

Le palline colorate di Carnevale sono dolcetti sfiziosi da vedere, gustosi da mangiare e offrono anche un’ottima scusa per provare a fare festa “cucinando” insieme ai bimbi che, se vorranno, potranno partecipare alla loro preparazione in qualità di provetti aiutanti: la ricetta per fare queste palline, infatti, non prevede l’uso di coltelli e neanche di forno e di fornelli. Oltre a non rischiare sbruciacchiature e via discorrendo, poi, c’è anche un passaggio che di sicuro non potrà che attrarre i più piccini: ogni pallina, infatti, per essere perfetta andrà impastata con del colorante alimentare…insomma impiastricciarsi con i colori sarà inevitabile e, per una volta, a sporcarsi di buon grado saranno anche la mamma, o il papà, o  il cuoco “grande” che c’è in casa!

Per far solidificare bene e in fretta le palline occorre il frigo: una volta pronte e disposte distanziate su un vassoio o su più piatti, le palline andranno sistemate al fresco per un’oretta minimo e, poi, tolti dal frigo almeno un quarto d’ora circa prima di servire in modo che non siano fredde ma a temperatura ambiente. Quali e quanti colori vanno comprati? Dipende esclusivamente dalla propria fantasia: se ne potrà usare uno solo, o due, o anche molti di più, ma l’importante è dividerli bene sistemando ogni colore in un diverso pentolino o bicchiere.

Dolci senza uova, gli shortbread integrali

Esistono in diverse varianti: semplici e tradizionali, al cioccolato, e adesso scopriamo anche quelli integrali. Sto parlando degli shortbread, dei biscotti tipici scozzesi contraddistinti per la loro burrosità. In questo caso ad arricchire l’impasto contribuisce la presenza della farina integrale. Inoltre gli shortbread integrali non contengono uova e quindi sono ideali nel caso di intolleranze a questo alimento.

Con la loro friabilità sono perfetti per essere consumati a colazione o in una pausa pomeridiana, sia che si tratti dell’ora di merenda o di accompagnare il thè delle cinque. La preparazione degli shortbread inizia con il lavorare il burro con lo zucchero fino ad ottenere una crema. A questa crema va aggiunta la farina integrale, non setacciata, un pizzico di sale e tanto latte quanto basta per ottenere un composto lavorabile, probabilmente 1-2 cucchiai, non di più.

Dolci di Carnevale: i panzerotti senza latte farciti di marmellata

Panzerotti

Dopo aver parlato di frappe al forno, castagnole di ricotta, frittelle ripiene di cioccolato, sanguinaccio dolce al cacao fondente, ciambelline sarde allo zafferano, krapfen, sfinci di patate e quant’altro, la carrellata di ricette di Carnevale continua oggi con i panzerotti, ghiotta specialità fritta con un cuore dolcissimo di marmellata. Il panzerotto di Carnevale è un dolce che non prevede, nel proprio impasto, uova e neanche latte o burro, il che lo rende appetibile anche in caso di intolleranza al lattosio.

Un altro punto forte, inoltre, sta nella quota di ingredienti, che è davvero bassa e quindi molto abbordabile: per fare i panzerotti ci vogliono farina, zucchero, lievito e marmellata per il ripieno, a cui vanno aggiunti un paio di cucchiai d’acqua, olio per la frittura e, infine, zucchero a velo per la spolverata prima di servire.

Biscotti senza uova, i chocolate chip cookies

 
I chocolate chips cookies sono tra i biscotti più golosi che esistano, così burrosi, così golosi con le gocce di cioccolata che è davvero difficile resistere. E’ un vero peccato che chi sia intollerante alle uova debba privarsi di una simile bontà. Ecco perchè oggi ho pensato di proporvi questa versione dei chocolate chip cookies senza uova che potranno così essere consumati anche da chi, per ragioni di salute non può mangiare le uova.
 
Allora, la preparazione dei chocolate chip cookies senza uova inizia con il montare il burro con lo zucchero fino ad ottenere una crema chiara e spumosa. A questo punto va aggiunto il cucchiaio di latte e si mescola. Infine si aggiungono la farina integrale, il lievito, i fiocchi di avena e le gocce di cioccolato. Si mescola ancora e l’impasto ottenuto va disposto a cucchiaiate sulla placca del forno ricoperta da carta da forno. 

Ricette di Carnevale: il sanguinaccio dolce lucano

Il sanguinaccio di Carnevale è una crema dolce a base di cioccolato fondente che arriva, originariamente, dalla  tradizione pasticcera della Basilicata. Il sanguinaccio si gusta, di solito accompagnato da biscotti savoiardi (che fanno anche da guarnizione), in coppette e mangiato al cucchiaio, oppure ancora più semplicemente spalmato sul pane fresco, sui savoiardi stessi o, in alternativa, su altri tipi di biscotti secchi. Il suo nome, che sulle prime potrebbe farlo confondere con il sanguinaccio salato a base di interiora, deriva effettivamente dal fatto che anticamente fra gli ingredienti di questa crema figurasse del sangue di maiale, che serviva a conferire il caratteristico retrogusto acidulo. Oggi, complice anche il fatto che a partire dal 1992 la vendita di sangue di maiale al pubblico è stata vietata in più di una regione italiana, il sanguinaccio di Carnevale non lo contiene più.

Dal momento che si prepara con l’amido di mais e non con la farina, si tratta di una crema di cioccolato adatta anche per chi è affetto da celiachia: di contro, contenendo latte, la ricetta originale non va bene invece per gli intolleranti al lattosio. Priva di uova, la lista di base del sanguinaccio dolce di Carnevale comprende anche zucchero, cacao amaro, cioccolato fondente, strutto, cannella, cedro e arancia canditi e, infine, vaniglia.

La ricetta della crema bianca senza uova

E’ abbastanza difficile trovare la ricetta di una crema che non contenga uova, soprattutto se pensiamo che le uova stesse servano da legante, da agente addensante per il composto. So bene che dovendo preparare un dolce destinato a persone intolleranti alle uova sia spesso antipatico non potersi sbizzarrire con torte farcite. Tempo fa ho trovato sul web questa ricetta di una crema bianca senza uova.

All’inizio ero abbastanza scettica, lo ammetto, ma dopo averla provata non solo mi sono ricreduta, ma addirittura ho scelto di utilizzarla diverse volte ancora anche in assenza di particolari esigenze alimentari. La crema bianca senza uova ha una preparazione particolare ma l’esecuzione non è per niente difficile. Si inizia versando in una pentola la farina, l’amido e lo zucchero. Si incomincia a versare a filo il latte dentro la pentola continuando a mescolare in modo che non si formino assolutamente dei grumi.

La ricetta della torta al limone senza uova

Si tratta di una torta leggera leggera, soffice e per di più ha un vantaggio: non contiene uova. Saranno felici quindi coloro che per scelta o per costrizione non possono mangiare le uova ma non vogliono comunque rinunciare ad un buon dolce. La torta al limone senza uova è perfetta per la colazione e per l’ora del thè. Una fetta vi regalerà quella dose di dolcezza di cui avete bisogno.

La preparazione della torta al limone è semplicissima, consiste nel setacciare insieme la farina, il lievito, l’amido, la scorza grattugiata del limone (tenendo da parte il succo) e nel versarli in una ciotola, aggiungere anche lo zucchero e mescolare. A questo punto è la volta di aggiungere gli ingredienti liquidi e quindi il succo del limone, il latte e l’olio, oltre ad un pizzico di sale.

Ricette dolci Cotto e Mangiato, le pere caramellate

Oggi per la serie delle ricette di Cotto e Mangiato, andiamo alla scoperta delle pere caramellate. Rispetto alle ricette viste finora si tratta di un dolce dove la frutta è protagonista, una ricetta semplice senza troppi fronzoli. Le pere caramellate costituiscono un ottimo dessert di fine pasto, non sono troppo pesanti e concludono in bellezza il pranzo o la cena. La ricetta delle pere caramellate è stata eseguita da Benedetta Parodi nell’edizione del 2009 di Cotto e Mangiato.

Per la preparazione di questa ricetta vi serviranno le pere kaiser, una varietà che si contraddistingue per la buccia ruvida e per la polpa succosa e zuccherina. Inoltre dovrete procurarvi del buon vino, rosso o bianco non importa, io ho preferito il primo. La preparazione delle pere caramellate inizia così: in un pentolino dalle pareti alte vanno disposte le pere intere e con ancora la buccia, dell’acqua, il vino, lo zucchero, i chiodi di garofano e qualche bacca di ginepro. Si copre il tutto con un coperchio e si fa cuocere a fuoco dolce fino a che le pere non saranno cotte.

Una torta veloce senza uova, la tarte tatin

tarte tatin, mele, Marco Bianchi

Per la serie dolci per le intolleranze oggi è la volta di una torta senza uova, la tarte tatin. In realtà questa è la versione veloce della celebre torta di origine francese che prevede un fondo di caramello e mele ed una copertura di pasta. In questo caso per velocizzare i tempi ho utilizzato la pasta sfoglia già pronta, durante la settimana il tempo è tiranno e spesso ricorro a questo tipo di escamotage, ma la versione tradizionale prevede che la pasta utilizzata sia quella brisèe. Girovagando per il web ho visto che le mele sono a volte sostituite da altro tipo di frutta, come ad esempio l’ananas o le pere.

La preparazione della tarte tatin senza uova prevede innanzitutto che le mele vengano lavate, sbucciate e tagliate a fette regolari, ma soprattutto irrorate con il succo di limone per evitare che anneriscano. Nel frattempo, direttamente nella teglia che utilizzeremo per cuocere la torta va preparato il caramello: si versano sul fondo sia lo zucchero che il burro e si pone sul fornello fino a quando non si caramella il tutto.

Cotto e mangiato, i baci al cioccolato

Tra meno di un mese sarà San Valentino, la festa degli innamorati. Non so se avete l’abitudine di festeggiarlo, se siete soliti preparare cenette romantiche o solo un dolcetto speciale per l’occasione. In ogni caso trovo che i baci al cioccolato di cotto e mangiato possano costituire un gradito dono alla persona amata o, più in generale, alle persone a cui vogliamo bene. Come al solito le ricette di cotto e mangiato si contraddistinguono per la facilità della loro esecuzione ed anche i baci di cioccolato non sono da meno.

Si preparano molto velocemente anche se avranno poi bisogno di qualche ora per essere “mangiabili” in quanto dovranno solidificarsi. Vediamo nel dettaglio come si preparano i baci al cioccolato. Innanzitutto le nocciole vanno tritate nella ciotola del mixer, alla farina ottenuta si aggiunge quella di mandorle e poi la crema di nocciole. Il composto va lavorato bene con le mani e da questo vanno prelevate tante piccole porzioni di impasto alle quali dare la forma di palline le quali andranno adagiate su un vassoio ricoperto di carta da forno in attesa di essere ricoperte interamente con il cioccolato fondente fuso.

Baci di dama senza uova con il bimby

Il loro è un nome di quelli che si spiega facilmente. In effetti basta guardarli: due biscottini friabili uniti da uno strato di cioccolato amaro che, così piccolini e sovrapposti, sembrano proprio una bocca (anche se di biscotto) che si stringe nel dare un bacio: i baci di dama, che nella ricetta originale non prevedono cacao nell’impasto ma che in realtà si trovano piuttosto spesso preparati in questa variante, provengono dal Piemonte e in particolare dalle pasticcerie della città di Tortona, che ancora tutt’oggi li annoverano, a distanza di più di un secolo, come fiore all’occhiello e specialità dolciaria locale per eccellenza.

Per farli, ho mischiato nel boccale del bimby vari ingredienti fra cui 100 grammi di nocciole, ma sono stata indecisa  fino all’ultimo perché avrei potuto anche sostuirle con una quantità equivalente di mandorle: in effetti un po’ da parte ne avevo, solo che quando sono arrivata a pesarle  ho visto che erano troppo poche (70 grammi) e allora ho desistito. Per regolarmi invece sulle dimensioni di ciascuna pallina, ho seguito il consiglio di Chloe, mia amica piemontese d.o.c., e ho preso come riferimento la moneta da 5 centesimi: di solito tendo a farli un pochino più grandi, ma si tratta di gusto personale: la ricetta originale, infatti, vuole i baci di dama piccolini come praline.