Pesca, il frutto sacro dell’infanzia

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La pesca è il frutto dell’albero di pesco, che fa parte dell’ordine Prunus, come l’albicocco, e il nome specifico della sua specie è Prunus Persica. Parlando di pesche apriamo immediatamente una parentesi sulle tante varietà di questo frutto. In modo più generale possiamo dire che le pesche sono frutti carnosi, dolci e succosi, la buccia è di colore giallo, tendente a volte all’arancione o al rosso, e in alcuni casi si presenta liscia, in altri vellutata. Il colore della polpa varia anch’esso a seconda delle varietà, va dal giallo al bianco, e a volte si presentano venature rosse evidenti in prossimità del nocciolo.

Ben nota a tutti, la mia preferita: la pesca gialla. La buccia è vellutata, il profumo caratteristico è intenso, la polpa è gialla, molto succosa e dolce. La pesca bianca invece ha la buccia liscia, la polpa bianca, meno dolce e filamentosa. La pescanoce ha la pelle liscia e tendente al rosso, mentre la polpa può essere sia bianca che gialla, ed è ancora un filo meno dolce delle precedenti varietà di pesca. La percoca, detta anche pesca industriale, sia per la produzione di fabbrica che per gli utilizzi. Questa pesca infatti si presta alla preparazione di conserve e succhi, e non è sempre abbastanza dolce o facile da sbucciare per essere gustata fresca. La più famosa produzione di percoche la troviamo in Campania, dove questa varietà di pesca è un frutto tipico.

Gli utilizzi in cucina della pesca sono svariati: dolcissime le marmellate, dalla consistenza delicata e velluata, proprio come la buccia delle pesche. Spesso vengono utilizzate le pesche sciroppate, nella preparazione dei dolci, per guarnire le crostate, oppure anche per accompagnare frittelle e pancake. Ottimo ingrediente di farcitura, anche per muffin e cupcake ad esempio. Essendo un frutto estivo, la coltivazione infatti avviene dalla seconda metà di maggio e più o meno fino a settembre, la pesca trova una collocazione particolare nella preparazione di dolci freschi, quali gelati, sorbetti, charlotte, semifreddi, ma anche le torte più classiche non sono da meno!

Fragole, frutto rosso per eccellenza

fragola frutto rosso

fragole frutto rosso

Le fragole (fragaria vesca) è il frutto di una pianta perenne, che appartiene alla famiglia delle Rosaceae, nello specifico alla sottofamiglia che prende il nome di Rosoideae, ed appartiene al genere Fragraria. Il frutto che noi tutti chiamiamo fragola è in realtà un falso frutto, a dirla tutta: le fragole sono in realtà il talamo ingrossato dell’infiorescenza prodotta dalla pianta e i frutti sono i semini gialli che ricoprono proprio le fragole stesse.

La pianta da cui nascono le fragole è perenne e a seconda delle varietà possiamo trovarne in diversi periodi dell’anno. Ci sono infatti le varietà unifere, che come lascia intendere la parola producono i frutti una sola volta l’anno, in autunno; ci sono poi le varietà rifiorenti, a noi più note, che danno vita a frutti più piccoli, durante tutto il periodo che va dalla primavera all’autunno.

I primi utilizzi delle fragole in cucina risalgono al 1700, in Francia, quando la fragola giunse dall’America Latina grazie a un ufficiale mandato in missione. Inoltre, sempre in Francia sotto il regno del Re Sole, la fragolina di bosco, che veniva solitamente utilizzata per scopi ornamentali, venne portata in cucina e si iniziò a gustarla come frutto.

Da lì in avanti la diffusione fu veloce, fosse solo proprio per l’incredibile versatilità proprio decorativa del frutto, che può essere poi gustato e rende quindi più bella e più buona ogni preparazione.

L’albicocca, il frutto prediletto delle marmellate

albicocca frutto

albicocca frutto

L’albicocca, frutto dell’albicocco, fa parte della famiglia della Rosacee, il genere è Prunus e il nome scientifico della sua specie è Prunus Armeniaca. L’albicocca fa parte della stessa famiglia della ciliegie, delle pesche e delle prugne e proprio i frutti di questa famiglia sono stati combinati in diversi modi, dando vita a degli ibridi piuttosto apprezzati, in alcune parti del mondo più che in altre, noi, ad esempio, conosciamo molto bene la Percoca.

L’albicocco si sviluppa circa 4000 anni fa, in Asia, nella zona che si trova tra le attuali Cina e Russia. In Italia il frutto arriva intorno al 70-60 a.C., anche se la vera diffusione dell’albicocca avvenne alcuni anni dopo, grazie agli Arabi.

Il frutto si presenta di un colore tra il giallo e l’arancione, e la caratteristica principale, che devo dire ad alcuni dà molto fastidio, come per la pesca, è la buccia vellutata. La grandezza va dai 3 ai 6 cm e il seme somiglia a una grande mandorla. L’albicocca è un frutto che troviamo tra la primavera e l’estate, i primi raccolti solitamente avvengono verso maggio, mentre gli ultimi a luglio.

L’utilizzo delle albicocche in cucina trova moltissime sfaccettature e impieghi vari. Innanzi tutto il frutto è buonissimo, tra i miei preferiti a dirla tutta, anche se l’unica pecca riguarda la conservazione, infatti quando le albicocche sono belle morbide, dolci, succose e mature, non possono essere conservate per più di un paio di giorni. Forse proprio per questo questo frutto ha trovato una serie di espressioni alternative: come frutta secca, sciroppata e soprattutto come frutta prediletta per le marmellate.

Cacao, ingrediente per dolci deliziosi

cacao ingrediente per dolci deliziosi

Caratteristiche generali

Il cacao è un piccolo albero sempreverde che ha la sua origine alle falde delle Ande in Sud America. Da questa pianta si estrae il cacao e si fa il cioccolato. Il nome di questa pianta è Theobroma cacao che vuol dire “cibo degli dei”, in greco.

Gli aztechi lo ritenevano creato per Quetzalcoatl, il dio del cielo. I semi di cacao, con l’aggiunta di mais e vaniglia, furono trasformati in bevanda, mentre con mais e peperoncino diventarono una salsa. Cristoforo Colombo lo vide in semi su una canoa, ma fu Cortes che ne comprese l’uso e lo portò in Spagna dove ne fecero una bevanda per ricchi.

Il Miele e il suo utilizzo nei dolci

Caratteristiche generali

Il miele è un alimento che viene fatto dalle api utilizzando il nettare dei fiori. Viene raccolto dagli apicoltori e consumato dalle persone da moltissimo tempo. Ha anche un ruolo nel simbolismo e nella religione. Il suo utilizzo risale fino a circa diecimila anni fa. In Egitto veniva utilizzato per dolcificare biscotti e dolci.

Utilizzavano il miele anche in Mesoamerica, i maya usavano il pungiglione e consideravano l’ape sacra. Era utilizzato anche come unguento.

Nell’induismo il miele è uno dei cinque elisir di immortalità e i Veda lo menzionavano come medicinale.

Pinoli, frutta secca per le torte

Caratteristiche generali

I pinoli sono semi di pino che si trovano nelle pigne. Ne esistono una ventina di specie e sono commestibili. In Europa si utilizzano i semi del pino domestico, all’estero vengono utilizzati quelli di altri tipi di pino. In America erano raccolti principalmente dagli indiani.

Fanno parte della dieta dell’uomo fin dal paleolitico anche s enon tutte le popolazioni lo utilizzano allo stesso modo.

Mirtilli, un frutto per dolci sfiziosi

mirtilli

mirtilli

Caratteristiche generali

Il mirtillo è un tipico frutto che cresce nel sottobosco, conosciuto fin dall’antichità per le sue proprietà curative. Crescono generalmente nelle zone montane e nei boschi. Fioriscono in primavera, ma le piccole bacche si raccolgono in agosto. Sono dei frutti deliziosi che vengono impiegati nella preparazione di dolci.

In generale il mirtillo ha un sapore asprigno che però ben si accoppia e accorda con i dolci.

Vari tipi di mirtillo

I mirtilli sono di tre tipi, anche le specie sono circa centotrenta. Possono essere rossi, neri o blu e hanno tra loro proprietà differenti. Il più comune e utilizzato in cucina è il mirtillo nero che è quello che ha le migliori proprietà terapeutiche. Si conservano tre giorni in frigorifero, sopportano la surgelazione e si trovano tutto l’anno grazie alle coltivazioni.

Il caffè, ingrediente per dolci

Caratteristiche generali

Il caffè è ottenuto attraverso la macinazione dei semi di alcuni alberelli tropicali e ce ne sono tantissime specie, si hanno quindi tante varietà di aromi.

Le più diffuse qualità sono l’arabica e la robusta e in minor misura l’iberica. La qualità arabica contiene meno caffeina delle altre. La robusta, qualità che cresce  in luoghi diversi dalla prima è coltivata solamente dalla fine dell’Ottocento a più di settecento metri di altezza. Oltre queste tre specie più comuni e utilizzate ce ne sono tante altre meno conosciute.

Lo zenzero, spezia deliziosa

Caratteristiche generali

Lo zenzero è una pianta erbacea perenne originaria dell’Asia Orientale di cui si usano i tuberi, molto aromatici e dalle proprietà digestive . Anticamente  lo si poteva trovare solamente essiccato in paesi caldi come il Messico, la Tailandia, il Perù e l’Indonesia, ma non solo.

Lo zenzero è una sostanza stimolante e contiene una sostanza chiamata gingerolo ed era conosciuto già da Galeno che parlò di questa radice e la propose come aggiunta ai cibi e da usare come condimento.

L’insostituibile vaniglia

Caratteristiche generali

Oggi parliamo di vaniglia. È l’aroma più conosciuto al mondo, utilizzato ampiamente in pasticceria, nella preparazione dei dolci. Viene utilizzata in varia forma. In natura la si trova in bacche di forma allungata.

La vaniglia è molto antica. Si narra che fu offerta da Montezuma a Cortes, il conquistatore spagnolo che arrivò nelle Americhe. La gustò in una cioccolata profumata alla vaniglia, dà li l’esportazione in tutto il vecchio continente.

Fu utilizzato prima di tutti dalla nobiltà come aroma per bevande esotiche, poi entrò nell’uso comune e nella pasticceria in generale e da allora è utilizzata nella preparazione di budini, torte, panne cotte, tè e quant’altro.

L’utilizzo in cucina

La vaniglia è utilizzata come aroma nei dolci, in genere viene aggiunta al latte quando viene portato ad ebollizione per aromatizzare il latte. Si può utilizzare il bacello che viene aperto e raschiato, oppure la stecca che viene aggiunta al latte poi filtrato.

Il cioccolato, ingrediente goloso

Caratteristiche generali

Il cioccolato viene preparato utilizzando il burro di cacao, la parte più grassa del seme, a cui viene aggiunta la pasta di cacao, dello zucchero, alcuni aromi e, a seconda del tipo di cioccolato, anche del latte.

Alcuni tipi di cioccolato contengono anche frutta secca come ad esempio mandorle e nocciole o altra frutta, specialmente ciliege e arancia, ma il cioccolato di base è di tre tipi: fondente, al latte e bianco

Il cioccolato migliore e con le proprietà organolettiche migliori è quello che contiene una percentuale di cacao che non va oltre il 75%, questo per quanto riguarda il fondente.

Impieghi in pasticceria

Il cioccolato viene utilizzato in cucina specialmente nella preparazione di dolci, ma anche come ingredienti per arrosti, pasta e altri pietanze, anche se comunque l’uso nie dessert e nella pasticceria è di sicuro quello più comune.

Cannella, una spezia molto versatile

Caratteristiche generali

La cannella, più propriamente cinnamomo, è una pianta originaria dello Sri Lanka, un alberello sempre verde alto al massimo una quindicina di metri. La cannella è una spezia che viene prodotta nell’isola di Sumatra, in Vietnam e in Indosenia. Viene utilizzata moltissimo nei paesi orientali.

È citata nella Bibbia ed era utilizzata già dagli antichi egizi, in Europa è arrivata grazie ai traffici di spezie degli olandesi durante il Medioevo.

La gelatina, un ingrediente versatile

Caratteristiche generali

La gelatina è un ingrediente versatile che, come nella fotografia, può essere utilizzato per fare dei dolci veri e propri, in altre circostanze invece si intende con gelatina dei fogli che vengono stemperati prima in acqua poi strizzati e sciolti nelle creme e servono per addensare.

Le uova, l’uso nella pasticceria

Caratteristiche generali

Le uova sono un ingrediente spesso indispensabile nella pasticceria, specialmente nella preparazione di impasti per torte e creme di farcitura. Lo zabaione, la crema pasticcera, hanno come ingrediente principale le uova.

Con le uova la cosa più importante è che siano fresche. La data di scadenza è scritta sulla confezione, ma è anche stampata sul guscio stesso dell’uovo in modo che sia sempre sott’occhio, ad ogni modo per assicurarsi della freschezza immergetele in acqua. Se vanno a fondo sono fresche, altrimenti no.