Cotto e mangiato, la ricetta della focaccia dolce

Cotto e mangiato ricetta focaccia dolce

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E dalla cucina di Benedetta Parodi proviene la ricetta di oggi: la focaccia dolce di Cotto e Mangiato. Si tratta di una vero e proprio prodotto da forno che apparentemente potrebbe sembrare la solita focaccia salata alla quale siamo abituati. In realtà però, anche solo leggendo gli ingredienti ci renderemo conto che contiene lo zucchero sia nell’impasto ma soprattutto nel “condimento”. La focaccia dolce è un dolce che si presta in particolar modo ad una golosa e nutriente colazione, di quelle che ti danno la giusta carica per tutta la giornata.

La focaccia dolce di Cotto e Mangiato, essendo un dolce lievitato prevede una lievitazione di circa 2 ore, al termine delle quali l’impasto verrà steso in una teglia, o meglio, sulla placca del forno e cosparso con un’emulsione fatta di acqua e olio e spolverato con 100 gr di zucchero. Il risultato? Un dolce da forno goloso, profumato e soffice per soddisfare i nostri momenti di voglia di coccole.

Dolci di cotto e mangiato, la torta di nocciole

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Un’altra fantastica ricetta dalla rubrica di studio aperto Cotto e Mangiato. Questa volta Benedetta Parodi ci delizia con una torta di nocciole. Il bello di questa torta, oltre al fatto di essere semplicissima da preparare, è che le dosi della farina, del burro, dello zucchero e delle nocciole, sono uguali. Duecento grammi per ogni ingrediente più poco latte, un cucchiaio di  lievito e due uova. Tutto quì per poter sfornare la deliziosa torta di nocciole di cotto e mangiato.

Un suggerimento per la presentazione della torta? Vi consiglio di accompagnarla con un ciuffo di panna montata. Ma veniamo alla preparazione del nostro dolce. La prima operazione consiste nel tostare le nocciole sgusciate in forno per qualche minuto. Una volta tostate andranno macinate nel frullatore. Nel frattempo in una ciotola andremo a lavorare le uova con lo zucchero, una volta ottenuto un composto spumoso e bianco, andremo ad aggiungere il  burro fuso e  la farina.

Dolci di cotto e mangiato, la torta margherita

E come al solito la rubrica di Studio Aperto Cotto e Mangiato condotta da Benedetta Parodi, ci fornisce una ricetta semplice e veloce da preparare. Si tratta di un classico che tutti sicuramente una volta avremo gustato e che, se apparentemente potrebbe sembrare simile ad un pan di spagna, in realtà differisce notevolmente per via dell’impasto più ricco rispetto al primo grazie ad una elevata quantità di burro che nel primo manca totalmente.

Sto parlando della torta margherita, un must per quanto riguarda la colazione, ma non solo, anche una perfetta base da farcire e decorare per le nostre occasioni importanti. Assaporatela inzuppata nel latte o tagliatela in due e farcitela con creme varie e ricopritela di glasse e decorazioni, otterrete un successo assicurato.

Una base tutta italiana per la torta di nozze: la pasta margherita

La Pasta Margherita, conosciuta anche come Torta Margherita, è un dolce classico della tradizione italiana, che veniva anticamente preparato prevalentemente nelle regioni del Nord e del Centro ed era ritenuto un dolce povero. Questa definizione deriva dal fatto che la ricetta originale non prevedeva l’utilizzo del burro e nemmeno del lievito (che anche nella mia ricetta manca, ma potete trovare molte ricette di questa torta che invece prevedono l’aggiunta di lievito vanigliato), la mancanza del burro rendeva la Torta Margherita molto simile al Pan di Spagna, e oltretutto, proprio come quest’ultimo, si presta incredibilmente bene nel diventare un dolce da farcitura. Il nome deriva probabilmente dal colore, tendente al giallo e solitamente, come possiamo vedere anche dalla foto, la torta una volta pronta viene cosparsa di zucchero a velo, in questo modo il giallo e il bianco vanno a richiamare i colori della margherita. La Pasta Margherita era il dolce delle feste e veniva anche scambiato nelle occasioni speciali, si donava una torta e se ne riceveva in cambio una uguale, tradizione che è rimasta ad esempio con i Panettoni, o con i dolci tipici delle feste, come gli struffoli.

Navigando on line e sfogliando i libri di ricette che parlano di torte di nozze casalinghe la Pasta Margherita è al primo posto come base, per essere poi farcita e decorata. Se volete cimentarvi in una preparazione del genere provate a prepararla, sarà buonissima, e inoltre avrete imparato a preparare un dolce davvero buonissimo e anche un po’ speciale.

Cotto e mangiato, la torta della suocera

Oggi vorrei fare conoscere, a chi non la conoscesse già, la torta della suocera di Cotto e Mangiato. Sinceramente non so perchè questo dolce porti questo nome, ma so con certezza che si tratta di una delle ricette di più semplice esecuzione che io abbia mai provato, e questa deriva sia dalle dosi espresse in cucchiai (quindi niente bilance in giro per la cucina), sia per la modalità di preparazione che effettivamente non prevede troppa attenzione, infatti tutti gli ingredienti dovranno essere versati insieme in una ciotola senza seguire un ordine preciso e lavorati tutti insieme con le fruste elettriche.

Quindi in una ciotola verseremo la farina, lo zucchero, le uova, la panna, la vanillina ed il lievito e li lavoreremo tutti insieme con le fruste elettriche fino a quando non otterrempo un composto vellutato, omogeneo e liscio. Questo impasto andrà versato in una tortiera rivestita di carta da forno e cotto in forno preriscaldato a 180 C° per circa 30 minuti.

Cotto e mangiato, la torta di mele e nocciole

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Di ricette della torta di mele ne esistono un’infinità, da quelle tradizionali a quelle meno, ma il bello della torta di mele secondo me consiste proprio nel fatto che ci si può sbizzarrirre alla grande e che da un classico si possono ottenere un’infinità di varianti. Come nel caso della torta di mele di Cotto e mangiato, un dolce a base di mele si, ma accompagnato dalle nocciole. La torta che ne risulta è un mix tra una torta di nocciole ed una torta di mele.

La preparazione della torta di mele e nocciole di Cotto e Mangiato inizia con il tostare le nocciole già sgusciate in forno caldo a 200 C° per qualche minuto. Una volta tostate andranno passate al mixer con metà dose di zucchero. Nel frattempo in una ciotola andranno versati la parte restante dello zucchero, il burro ed un uovo. Le nocciole tritate andranno unite alla farina insieme al lievito ed il sale.

Torta zebrata senza latte con il bimby

La torta zebrata è un dolce casalingo accattivante e, nel suo piccolo, coreografico: tagliandolo a fette, infatti, si scoprirà un impasto interno soffice, al sapore di cacao ma soprattutto…completamente striato! Il segreto del suo cuore zebrato sta semplicemente nel modo in cui l’impasto, lavorato prima a dovere nel boccale bimby, si va a versare nello stampo (che per rendere al meglio deve essere rotondo e del diametro di 24 cm): dopo aver imburrato e infarinato la tortiera, infatti, i due impasti (uno neutro e l’altro arricchito di cacao) vi andranno disposti versandoli alternati al centro della tortiera stessa uno dopo l’altro, fino ad esaurire entrambi gli impasti.

Così facendo, nello stampo si formeranno dei cerchi concentrici gialli e marroni che si alterneranno uno dopo l’altro dal centro fino al bordo: il dolce così ottenuto andrà quindi infornato e cotto per almeno 50 minuti alla temperatura costante di 180°.

La torta pere e grano saraceno di Cotto e Mangiato

La farina di grano saraceno l’ho scoperta relativamente di recente, più precisamente quando mi misi in testa di provare la torta di grano saraceno con marmellata di mirtilli, che credo sia il dolce per eccellenza quando si parla di questa farina. Dopo averla acquistata, la parte restante che non ho utilizzato nella preparazione della torta, è rimasta nella mia dispensa abbastanza a lungo, fino a che non ho avuto un’illuminazione: la torta di pere e grano saraceno di Cotto e Mangiato.

Si tratta di una torta che ho adorato, l’incontro tra il grano saraceno e le pere è sublime, per non parlare della spennellatura in superficie della marmellata mista al succo di arancia. Sono rimasta notevolmente soddisfatta del risultato, anzi, la consiglio vivamente! Dopo questa doverosa premessa passerei all’esecuzione della ricetta che non è troppo lunga: si inizia sciogliendo il burro e mescolandolo con lo zucchero.

Cotto e Mangiato, la torta di carote speziata con glassa al formaggio


La torta di carote di cui vorrei parlarvi oggi è un tipico dolce inglese, più noto forse con il nome di carrot cake. Già, perchè non si tratta della solita seppure sempre apprezzata torta di carote, della quale abbiamo parlato tempo fa, ma di un dolce speziato grazie alla presenza di noce moscata, chioid di garofano e cannella e ricoperto da una golosa glassa al formaggio. La ricetta della torta di carote speziata con glassa al formaggio proviene da Cotto e Mangiato, durante una puntata del quale Benedetta Parodi ce ne ha illustrato l’esecuzione in maniera chiara ed esauriente.

La preparazione della torta inizia con il tritare le carote nel frullatore e nel tenerle da parte fino al momento in cui non ci serviranno. Nel frattempo in una ciotola andranno frullati i due tipi di zucchero con le uova, e successivamente aggiunti tutti gli altri ingredienti, ovvero, in ordine, l’olio di semi, le carote tritate, la farina, il lievito e le spezie. Rispetto alla ricetta originale io ho aggiunto anche dell’uvetta ammollata e strizzata.

Dolci senza latte, la torta cocco e limone con semi di papavero

E per la serie delle ricette per le intolleranze, oggi è la volta di un dolce senza latte, la torta al cocco e limone con semi di papavero. Si tratta di una torta morbida e golosa al sapore di cocco ravvivato dalla presenza del limone ed infine da una manciata di semi di papavero a completare l’impasto. Nella torta al cocco e limone il latte viene sostituito dal latte di soia e dall’olio di semi. Entrambi contribuiscono a donare al nostro dolce senza latte una morbidezza unica.

La preparazione della torta al cocco e limone con semi di papavero inizia con  lo sbattere le uova con lo zucchero, aggiungere l’ olio, la farina setacciata, la farina di cocco, la scorza di un limone, i semi di papavero ed il latte di soia. Dopo avere mescolato questi ingredienti si aggiunge il lievito setacciato. L’impasto ottenuto va versato in uno stampo rotondo (o da plumcake secondo le vostre preferenze) oleato ed infarinato accuratamente.

La ricetta della torta al limone senza uova

Si tratta di una torta leggera leggera, soffice e per di più ha un vantaggio: non contiene uova. Saranno felici quindi coloro che per scelta o per costrizione non possono mangiare le uova ma non vogliono comunque rinunciare ad un buon dolce. La torta al limone senza uova è perfetta per la colazione e per l’ora del thè. Una fetta vi regalerà quella dose di dolcezza di cui avete bisogno.

La preparazione della torta al limone è semplicissima, consiste nel setacciare insieme la farina, il lievito, l’amido, la scorza grattugiata del limone (tenendo da parte il succo) e nel versarli in una ciotola, aggiungere anche lo zucchero e mescolare. A questo punto è la volta di aggiungere gli ingredienti liquidi e quindi il succo del limone, il latte e l’olio, oltre ad un pizzico di sale.

Cotto e mangiato, la torta al cocco

I dolci al cocco mi piacciono tantissimo. Purtroppo tendo a non prepararne troppo spesso per via delle molte calorie di questo frutto. Ma se potessi ne sfornerei in continuazione. Questa torta al cocco in particolare è strepitosa. Innanzitutto è una ricetta di Benedetta Parodi, preparata durante una puntata di Cotto e Mangiato, e poi è molto semplice nella preparazione. Gli ingredienti sono pochi ma consistenti, tra di essi uova, cocco, panna, tutti leggeri leggeri! A parte gli scherzi il risultato è un dolce al cocco da leccarsi i baffi.

La particolarità di questa torta risiede nel fatto che non contiene farina, a parte quella di cocco, e che i grassi (cioè l’olio o il burro) vengono sostituiti dalla panna. La preparazione inizia con il mescolare le uova con lo zucchero. Aggiungere la panna e la vanillina e mescolare bene. Riporre il contenitore così com’è, magari coperto da pellicola, in frigo per circa 30 minuti.

La torta di carote di Cotto e Mangiato

La torta di carote per me rappresenta una delle torte più salutari che esista. L’ingrediente principale, le carote, da sempre note per i benefici apportati alla vista, sono una fonte di vitamine A e C oltre ad essere ricche di potassio, calcio, magnesio e ferro. La ricetta della torta di carote che vi propongo oggi proviene dalla fortunata rubrica di Studio Aperto, Cotto e Mangiato, di Benedetta Parodi. Tra le torte di carote personalmente preparate fino ad ora, questa è sicuramente la più semplice, sia nel sapore che nell’esecuzione.

Contiene infatti solo carote, farina, olio, zucchero, uova e lievito. Nessun altro ingrediente che possa in qualche modo comprometterne la semplicità. La torta di carote di Cotto e Mangiato si prepara così: innanzitutto si grattugiano le carote e si mettono da parte. Nel frattempo in una ciotola a parte si mescolano le uova, lo zucchero, l’olio e la farina setacciata insieme al lievito e al sale.

Torta alla zucca e ricotta con il bimby

La ricotta mi piace tantissimo, la mangio a colazione spalmata sul pane fresco insieme alla marmellata di more, prugne o ciliege e, quando capitano l’occasione e la ricetta giusta, finisce regolarmente nell’impasto di dolcetti e crostate che preparo con il bimby. Una torta morbida e facilissima che ho scoperto da poco è quella fatta con la ricotta fresca e la zucca, che oltre ad essere una meraviglia fragrante e golosa, resta soffice per giorni e giorni! Siccome per impastarla, oltre al formaggio morbido, ci vogliono anche 200 grammi di farina, non è un dolce che va bene per i celiaci e neanche per chi ha un’intolleranza al latte.

Oltre a questo, il composto di base da lavorare con il bimby ha bisogno di 3 etti di zucca, 2 uova, 25o grammi di zucchero, 40 grammi di olio di oliva, del sale, della vanillina, una bustina di lievito per dolci, una manciata di cioccolato e un po’ di zucchero a velo per la spolverata finale. Il procedimento non ha passaggi particolarmente complessi, consiglio quindi anche alle cuoche e ai cuochi alle prime armi di cimentarsi senza paura! L’unica piccola attenzione va data all’infornata, che conta una cottura scandita in 2 tempi: nella prima mezz’ora si dovrà infatti mantenere una temperatura di 180°, mentre nei 20 minuti seguenti si dovrà scendere a 160°.