Che ne dite di preparare assieme una golosa coppa di gelato alla ricotta e frutti di bosco? Ci occorrono della ricotta vaccina fresca, poco zucchero, una manciata di frutti di bosco meglio se di molti colori e di grande varietà, due tuorli d’uovo e un po’ di limoncello.
Gelato alla ricotta e frutti di bosco
Lavorate i tuorli con lo zucchero in un pentolino a bagnomaria fino a poco prima dell'ebollizione. Togliete dal fuoco e lasciate raffreddare, quindi unite la ricotta, il limoncello e 2/3 dei frutti di bosco. | |
Versate il composto nella gelatiera in funzione e lasciate congelare fino al raggiungimento della consistenza desiderata. | |
Prima di servire in tavola decorate le coppe gelato con i frutti di bosco messi da parte. |
[photo courtesy of Thinkstock]
Con il cambio di temperatura e l’arrivo delle piogge e dei temporali di queste ultime settimane d’estate forse un buon gelato alla ricotta e frutti di bosco può consolare i più nostalgici delle vacanze e del sole e dare quella carica necessaria per tornare al lavoro di buon umore. Spesso o dolci, le torte, i gelati e quasi tutte le ricette colorate e vivaci danno quest’effetto! La ricetta di oggi, quella del gelato alla ricotta e frutti di bosco, potrebbe coccolare un po’ i nostri lettori e dare loro un’idea nuova per terminare un felice pasto o per preparare una merenda gustosa e fresca per i propri ospiti, grandi o piccoli. Ricordo che la preparazione del gelato è senza farina e quindi senza glutine, per cui può considerarsi anche una valida proposta per chi è celiaco e non vuole rinunciare ad un dolce nutriente ed estivo!
Non ci sono molti consigli da dare per confezionare il gelato alla ricotta e frutti di bosco, se non di seguire alla lettera le indicazioni date nello schema della preparazione soprattutto per la pastorizzazione delle uova che altrimenti verrebbero consumate crude. Attualmente il commercio delle uova è più che sicuro e anche il consumo delle uova crude non può portare a consequenze, qualunque sia la marca asquistata ci sono dei controlli sanitari! Purtuttavia ancora si utilizzano le uova “della nonna” che vengono allevate come una volta in modo genuino e ruspante, ma le galline non subiscono i controlli sanitari imposti dalla legge e dal commercio. In questi casi è bene pastorizzare le uova nelle produzione dolciarie evitando la salmonella o altri disturbi gastrointestinali.
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