Dolci di Carnevale: i krapfen senza glutine

A Bolzano lo chiamano anche Faschingskrapfen, ovvero bombolone di Carnevale: il krapfen, specialità fritta che arriva dalla tradizione dolciaria austro-bavarese, nella ricetta originale può essere semplice (quindi vuoto e spolverato di zucchero a velo o semolato) oppure farcito di marmellata, crema bavarese o anche panna montata. Golosissimo anche ripieno di cioccolata o di Nutella, il krapfen fin dalla sua creazione (che leggenda vuole sia avvenuta nella seconda metà del XVII° secolo nella celebre pasticceria di tale Cecilie Krapf) è stato preparato con un impasto fatto dei cosiddetti ingredienti di base, ovvero uova, farina, zucchero e una componente grassa per amalgamare e insaporire, che un tempo era rigorosamente costituita da strutto e che ora, tendenzialmente, si rende con il burro.

Acqua e lievito di birra completano questa ricetta dolce di Carnevale, che si rivela quindi molto breve e composta di ingredienti davvero comuni dal primo all’ultimo, di facilissima reperibilità. La dose di farina bianca necessaria è 400 grammi: sostituendola con una quantità equivalente di farina gluten-free, si potrà mettere mano alla padella per  friggere krapfen senza glutine che usciranno lo stesso soffici, fragranti e gustosi come quelli classici fatti con la farina 00 classica.

Torte nuziali di muffin e cupcake

Anche le nozze non possono essere esentate dal seguire le mode, anzi! Possiamo forse dire che proprio i matrimoni sono i primi a seguire le tendenze, partendo dalla moda, passando per il ricevimento e arrivando fino ai dolci! Possiamo vedere in tv o su internet foto e filmati che arrivano da tutto il mondo, che riguardano fiere e manifestazioni, con le idee più romantiche e più originali, le novità creative e con un tocco di stile. Muffin e cupcake sono arrivati anche in Italia cavalcando l’onda del successo americano, infatti negli States i dolcetti sono ovunque e sono buoni per festeggiare qualunque cosa, quindi non potevano di certo essere esclusi dai festeggiamenti delle nozze!

Questa ricetta che vi propongo oggi vi servirà per preparare dei deliziosi dolcetti, che seguono più la scia dei muffin che quella dei cupcake come preparazione, ma per essere davvero all’altezza di questa ricetta dovrete procurarvi un’alzata per torte a 4 piani e un grazioso bouquet di roselline fresche che collocherete proprio sull’ultimo piano dell’alzata.

Cotto e mangiato, il frappè al caffè

 

Una ricettina, se così si può definire, semplicissima. Nessuna fatica nella preparazione perchè vi basterà inserire tutti gli ingredienti dentro il frullatore che vi solleverà da ogni impiccio. Si tratta del frappè al caffè, uno sfizio preparato durante una delle puntate di Cotto e Mangiato direttamente da Benedetta Parodi, la quale, come ben sappiamo ormai, ci ha abituato a ricette facili e veloci. Il frappè al caffè è una bevanda golosa che può concludere degnamente un pranzo o una cena oltre a costituire una golosa merenda.

Per poter gustare un buon frappè dovrete procurarvi del gelato preferibilmente al caffè, alla crema o alla nocciola, del latte molto freddo, zucchero, caffè e ghiaccio. Tutti ingredienti facilmente reperibili, compreso il gelato che potete tranquillamente acquistare al super anche se non proprio di stagione. La preparazione del frappè al caffè di Cotto e Mangiato inizia con il fare raffreddare il caffè e nel tenerlo da parte fino al momento di utilizzarlo.

Dolcetti di San Valentino

Eccomi di nuovo a voi con un’altra ricetta per San Valentino. Non è semplicissima da fare, ma meravigliosamente estetica! I colori sono perfetti per festeggiare San Valentino, i cuoricini ci stanno a pennello e il sapore è squisito.

Il marzapane è un dolce che adoro, come del resto la pasta di mandorle, dipenderà dalle mie profonde origini, chissà! Il marzapane è comunque una specialità del tutto italiana che ingolosisce molti.

Questi dolcetti vengono chiamati anche petit fours, oltre che con i cuori potete decorarli con piccoli fiorellini di zucchero e utilizzare coloranti differenti per la glassa, a seconda della ricorrenza. Per una laurea ad esempio potreste farli rossi.

Krumiri con il bimby

Farli con il bimby è un gioco da ragazzi e anche i cuochi e le cuoche alle prime armi che volessero provare a prepararli potranno sfornarli con facilità. I krumiri, biscotti piemontesi a base di farina di mais inventati a Casale Monferrato dal pasticcere Domenico Rossi, devono probabilmente la tipica forma un po’ arcuata a quella dei baffi “a manubrio” che portava il sovrano di allora, Vittorio Emanuele II, e sono una specialità di biscotteria perfetta per il thè.

I tempi di questa ricetta sono molto veloci: un paio di minuti per la lavorazione degli ingredienti con il bimby e una ventina per la cottura in forno. Per quanto riguarda questa seconda fase, in particolare, un  buon trucco per evitare che i krumiri possano scurirsi troppo ci viene dalla carta da forno: basterà sistemarne un foglio sopra biscotti dopo i primi 10 minuti di cottura e lasciarlo fino al momento della sfornata. L’unico strumento da cucina necessario, oltre al bimby e al forno, è la siringa da pasticcere, che dovrà avere il beccuccio con il foro a stella.

Muffin allo zenzero candito

Ginger Ale, vi dice qualcosa? E’ la famosa bevanda che deriva proprio dall’estratto della radice dello zenzero. Questa spezia (o questa pianta per meglio dire), dalle molteplici proprietà benefiche, è abbastanza utilizzata anche nella nostra cucina, e anche nei dolci. Lo zenzero è stato addirittura riconosciuta tra le sostanze “generalmente considerate salubri” dalla Food And Drug Amministraton americana, ovvero l’organo governativo statunitense che si occupa di controllare e catalogare proprio alimenti e medicinali. Conosco diverse persone che utilizzano lo zenzero, non la polvere, proprio il rizoma, anche per scopi curativi, preparando intingoli vari, ma anche medicazioni per delle applicazioni esterne.

Le proprietà dello zenzero sono quindi molteplici, vediamo alcune: la polvere è nota come antiossidante e antinfiammatorio, favorisce la digestione, e inoltre come tutti ben sappiamo il suo aroma contribuisce notevolmente ai sapori dei piatti per cui viene utilizzata. Il rizoma ha sempre proprietà antinfiammatorie, antipiretiche, antiemetiche e antinausea, teniamolo presente, invece di imbottirci di medicinali come sempre, potremmo imparare ad utilizzare lo zenzero anche per questi motivi.

La ricetta della torta al limone senza uova

Si tratta di una torta leggera leggera, soffice e per di più ha un vantaggio: non contiene uova. Saranno felici quindi coloro che per scelta o per costrizione non possono mangiare le uova ma non vogliono comunque rinunciare ad un buon dolce. La torta al limone senza uova è perfetta per la colazione e per l’ora del thè. Una fetta vi regalerà quella dose di dolcezza di cui avete bisogno.

La preparazione della torta al limone è semplicissima, consiste nel setacciare insieme la farina, il lievito, l’amido, la scorza grattugiata del limone (tenendo da parte il succo) e nel versarli in una ciotola, aggiungere anche lo zucchero e mescolare. A questo punto è la volta di aggiungere gli ingredienti liquidi e quindi il succo del limone, il latte e l’olio, oltre ad un pizzico di sale.

Dolci di Carnevale: il migliaccio napoletano

Ecco una ricetta di Carnevale che, come ad esempio quella delle frappe al forno, stranamente non prevede frittura: il migliaccio. Specialità che arriva dalla tradizione partenopea, il migliaccio è un dolce particolare a base di semola e di ricotta, molto ricco di uova (ben 10) e zucchero (750 grammi) oltre che di latte (1 litro) e burro (100 grammi). Nell’impasto sono previsti anche un pizzico di sale e una tazzina di anice o, in alternativa,  di limoncello. Anche il burro poi, volendo, si può sostituire con un cucchiaio di sugna, ovvero strutto di maiale. Per la preparazione dell’impasto ci vuole una mezz’ora abbondante, mentre per la cottura in forno un’ora circa.

Questo il procedimento: dopo aver messo il latte a scaldare in una casseruola, si aggiungono il burro, lo zucchero e il liquore. Passato qualche minuto, si unisce la semola (importante: pochissima alla volta) continuando a mescolare con un mestolo di legno. Dopo una ventina di minuti di cottura, la casseruola va tolta dal fuoco e il composto lasciato intiepidire. Nel frattempo, la ricotta si passa al setaccio dopodiché s’incorporano il pizzico di sale e le uova: questo composto andrà ora miscelato a quello contenuto nella casseruola.

Le torte nuziali e le tendenze 2011

Quando si parla di nozze, nel 2011, si parla necessariamente anche di tendenze. Sicuramente una volta la parola matrimonio andava a richiamare le bambine che sognano il giorno in cui indosseranno l’abito bianco e gli uomini, anche quelli tutti d’un pezzo, che attendono imbarazzati, insicuri e terrorizzati davanti all’altare. Ci sono poi tutte le questioni sociali, il divorzio, le coppie che scoppiano dopo pochi mesi, le coppie di fatto; la religione, si domanda se c’è ancora qualcuno che si ricorda che il matrimonio è un sacramento e se c’è ancora qualcuno che ci crede. Ma quando tutti i nodi arrivano al pettine, quando la proposta arriva, che sia tradizionale o mentre la coppia si lancia con il paracadute, insomma, quando si iniziano ad organizzare le nozze, l’occhio alla moda è diventato ormai d’obbligo.

Ecco i nuovi modelli per gli abiti, non solo da donna ma anche da uomo. Ecco i banchetti, pranzi o cene, buffet o seduti a tavola. Ecco le cerimonie, ormai anche in Italia ci si sposa nelle ville, sulla spiaggia, in collina, insomma all’aperto, come nei film, anche noi non pensiamo più solo alla passerella per arrivare all’altare in chiesa, ma a qualcosa che ci rappresenti anche nel giorno delle nozze. Ma arriviamo al cibo. Le statistiche confermano che per i banchetti si spendono cifre esorbitanti, ma queste cifre lievitano quando si parla di torte nuziali: arriviamo quasi a 700 euro, per avere la torta più bella di tutte.

Cotto e mangiato, la torta al cocco

I dolci al cocco mi piacciono tantissimo. Purtroppo tendo a non prepararne troppo spesso per via delle molte calorie di questo frutto. Ma se potessi ne sfornerei in continuazione. Questa torta al cocco in particolare è strepitosa. Innanzitutto è una ricetta di Benedetta Parodi, preparata durante una puntata di Cotto e Mangiato, e poi è molto semplice nella preparazione. Gli ingredienti sono pochi ma consistenti, tra di essi uova, cocco, panna, tutti leggeri leggeri! A parte gli scherzi il risultato è un dolce al cocco da leccarsi i baffi.

La particolarità di questa torta risiede nel fatto che non contiene farina, a parte quella di cocco, e che i grassi (cioè l’olio o il burro) vengono sostituiti dalla panna. La preparazione inizia con il mescolare le uova con lo zucchero. Aggiungere la panna e la vanillina e mescolare bene. Riporre il contenitore così com’è, magari coperto da pellicola, in frigo per circa 30 minuti.

Il tiramisù al cacao per i bambini

Chissà quante volte vi è capitato di voler preparare un dolce al cucchiaio, magari un buon tiramisù, ma di desistere all’idea perchè i bambini non avrebbero potuto mangiarlo in quanto contenete caffeina. Bene oggi vorrei proporvi una variante del tiramisù ideale per i bambini, in modo che possa essere mangiato da tutta la famiglia: il tiramisù al cacao.

Il tiramisù al cacao è un tiramisù a tutti gli effetti: crema di mascarpone, uova e zucchero, uno strato di biscotti inzuppati ed uno strato finale di cacao amaro. Ma la differenza sta nel fatto che la bagna non sia a base di caffè ma di latte e cacao. Il tiramisù al cacao per bambini si prepara così: innanzitutto si prepara la crema di mascarpone montando i tuorli con lo zucchero e a parte gli albumi a neve. Ai tuorli va aggiunto il mascarpone e successivamente e delicatamente, gli albumi avendo cura di non farli smontare.

La gelatina, un ingrediente versatile

Caratteristiche generali

La gelatina è un ingrediente versatile che, come nella fotografia, può essere utilizzato per fare dei dolci veri e propri, in altre circostanze invece si intende con gelatina dei fogli che vengono stemperati prima in acqua poi strizzati e sciolti nelle creme e servono per addensare.