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13 Marzo 2011 di Gianni Puglisi
Chi non ne ha fatto scorpacciate ai tempi della scuola? Io, a dir la verità continuo a farne, ma questo è un altro discorso. I bounty, dolcetti al cocco ricoperti da una croccante copertura di cioccolato, un cuore morbido ed un sapore delizioso. Ecco perchè piacciono così tanto ai bambini. E pensare che i bounty non sono per niente difficili da preparare, certo, questo è vero, magari ci vorrà solo un pò di pazienza nel momento in cui andremo a ricoprirli con il cioccolato, ma andiamo per ordine.
Vediamo nel dettaglio come si preparano i bounty: in una ciotola vanno versati la farina di cocco, la panna e lo zucchero. Si impasta il tutto per bene e si creano dei filoncini (la classica forma dei bounty appunto) o delle palline e si dispongono su un vassoio ricoperto di carta da forno in frigo. Nel frattempo la cioccolata fondente va sciolta a bagnomaria e mantenuta al caldo fino a quando non dovrà essere utilizzata.Continua a leggere
13 Marzo 2011 di La Redazione
Caratteristiche generali
Il mirtillo è un tipico frutto che cresce nel sottobosco, conosciuto fin dall’antichità per le sue proprietà curative. Crescono generalmente nelle zone montane e nei boschi. Fioriscono in primavera, ma le piccole bacche si raccolgono in agosto. Sono dei frutti deliziosi che vengono impiegati nella preparazione di dolci.
In generale il mirtillo ha un sapore asprigno che però ben si accoppia e accorda con i dolci.
Vari tipi di mirtillo
I mirtilli sono di tre tipi, anche le specie sono circa centotrenta. Possono essere rossi, neri o blu e hanno tra loro proprietà differenti. Il più comune e utilizzato in cucina è il mirtillo nero che è quello che ha le migliori proprietà terapeutiche. Si conservano tre giorni in frigorifero, sopportano la surgelazione e si trovano tutto l’anno grazie alle coltivazioni.Continua a leggere
12 Marzo 2011 di La Redazione
Le sfince di San Giuseppe sono uno dei (tanti) pezzi forti della tradizione pasticcera siciliana, in particolare palermitana. La sfincia, di per sé, altro non è che una sorta di frittella, del tutto simile come forma alle zeppole e alle sfinci di patate che si preparano nei giorni di Carnevale. Questa variante speciale da fare nel giorno di San Giuseppe, festa del papà (e del santo patrono di falegnami e friggitori), è arricchita da una dolcissima crema di ricotta guarnita di cioccolato fondente e abbondante zuccata in pezzetti, che si usa sia per farcire che per ricoprire: oltre che con questa, poi, non è raro trovare sfince di San Giuseppe decorate in più anche con ciliegine candite, granella di pistacchio e scorzette d’agrume, tutti ingredienti e sapori legati ai dolci siciliani per eccellenza.
L’impasto di base, preparato impastando e stendendo a più riprese dell’acqua insieme a della margarina, ad un pizzico di sale, a della farina, ad una decina di uova e a del bicarbonato, si fa scivolare a cucchiaiate nell’olio, che deve essere molto caldo ma non bollente: le sfince si lasciano friggere in padella per una ventina di minuti circa almeno, e si tolgono dal fuoco e si scolano solo dopo essersi ben dorate su tutta la superficie.Continua a leggere
12 Marzo 2011 di Gianni Puglisi
Sprigionano un profumo irresistibile, sono soffici e deliziosi ed in più possono essere tagliati in due e farciti con la panna montata. Sono i maritozzi, dei dolcetti lievitati che si contraddistinguono per la loro morbidezza. La ricetta di questi maritozzi è di un mito in fatto di pasticceria, Salvatore de Riso, con le sue ricette, credetemi, andate sul sicuro. I maritozzi sono ideali per la merenda dei bambini, possono anche costituire una golosa colazione.
La loro preparazione non è proprio velocissima anche perchè consta di due lievitazioni, la prima di circa 30 minuti e la seconda di un’ora circa. I maritozzi si preparano così: in una ciotola si sbattono i tuorli con l’olio e il sale e si conservano in frigo per 30 minuti. Nel frattempo si sciolgono i cubetti di lievito di birra nel latte tiepido. Si unisce la farina setacciata, la vaniglia, lo zucchero, la scorza dell’arancia grattugiata, gli albumi e si mescola bene.Continua a leggere
12 Marzo 2011 di La Redazione
Caratteristiche generali
Il caffè è ottenuto attraverso la macinazione dei semi di alcuni alberelli tropicali e ce ne sono tantissime specie, si hanno quindi tante varietà di aromi.
Le più diffuse qualità sono l’arabica e la robusta e in minor misura l’iberica. La qualità arabica contiene meno caffeina delle altre. La robusta, qualità che cresce in luoghi diversi dalla prima è coltivata solamente dalla fine dell’Ottocento a più di settecento metri di altezza. Oltre queste tre specie più comuni e utilizzate ce ne sono tante altre meno conosciute.Continua a leggere
11 Marzo 2011 di La Redazione
La Festa del Papà si sta avvicinando a grandi balze e, visto che a conti fatti manca poco più di una settimana, per non farsi cogliere impreparati ecco qui una bella ricetta da segnarsi in previsione del gran giorno. Le zeppole di San Giuseppe, del resto, sono proprio la specialità da sfornare, secondo tradizione, il 19 marzo, data che vede appunto coincidere la festa di San Giuseppe, protettore dei friggitori e dei falegnami, con quella dei papà.
Si tratta di dolcetti piccoli e fritti da guarnire con crema e amarene spolverizzate di zucchero a velo: ovviamente esiste anche la versione al forno, ma quella preparata in olio e padella resta comunque quella più fedele alla tradizione e a quello che è il vero gusto originario di questo dolce. L’accompagnamento migliore per le zeppole di San Giuseppe, che volendo si possono anche tagliare a metà nel senso della lunghezza e quindi guarnire di crema anche al centro oltre che sulla superficie, è lo spumante dolce, possibilmente servito fresco.Continua a leggere
11 Marzo 2011 di Gianni Puglisi
I dolci di nozze non ce li prepariamo da soli, a meno che voi non siate pasticcieri o cake design, pronti a preparare e decorare la vostra torta, ma a dire la verità anche in questo caso non so se la sposa o lo sposo passerebbero in pasticceria o in laboratorio la mattina delle nozze o la notte prima del matrimonio… ma forse sì, per stemperare la tensione! Detto ciò questa ricetta potrebbe servirvi per un piccolo party abbinato alle nozze, potreste anche preparare questi dolcetti per l’addio al nubilato della vostra migliore amica, per le seconde nozze di una zia, o anche di una mamma, insomma per un festeggiamento trasversale, a cui abbinare questi buonissimi dolcetti.
Dopo la ricetta troverete i suggerimenti per le decorazioni.Continua a leggere
11 Marzo 2011 di Gianni Puglisi
Oggi vorrei fare conoscere, a chi non la conoscesse già, la torta della suocera di Cotto e Mangiato. Sinceramente non so perchè questo dolce porti questo nome, ma so con certezza che si tratta di una delle ricette di più semplice esecuzione che io abbia mai provato, e questa deriva sia dalle dosi espresse in cucchiai (quindi niente bilance in giro per la cucina), sia per la modalità di preparazione che effettivamente non prevede troppa attenzione, infatti tutti gli ingredienti dovranno essere versati insieme in una ciotola senza seguire un ordine preciso e lavorati tutti insieme con le fruste elettriche.
Quindi in una ciotola verseremo la farina, lo zucchero, le uova, la panna, la vanillina ed il lievito e li lavoreremo tutti insieme con le fruste elettriche fino a quando non otterrempo un composto vellutato, omogeneo e liscio. Questo impasto andrà versato in una tortiera rivestita di carta da forno e cotto in forno preriscaldato a 180 C° per circa 30 minuti.Continua a leggere