Siccome domani sarà una giornata di lavoro di quelle campali (giusto per usare un eufemismo!) e probabilmente andrà a finire che non cenerò nemmeno vista l’ora di rientro prevista, mi è venuta in mente l’idea di farmi al volo qualcosina di buono da ritrovarmi il giorno dopo a colazione, che alzarmi sapendo che di là in cucina c’è qualcosa di buono che mi aspetta sarà pure una consolazione piccola piccola ma vi dirò, per quanto mi riguarda funziona sempre! Visto comunque che il tempo a disposizione è quello che è, i maritozzi con la panna mi sono sembrati i candidati ideali per mettere insieme una colazione di quelle come si deve, con cappuccino caldo e un dolcetto goloso di quelli che ti danno, oltre alla carica, pure l’umore giusto per partire bene. I maritozzi, che tutto sommato non mangio spessissimo, sono una specialità campana e da ricetta originale dovrebbero avere nell’impasto dell’uvetta, della scorzetta d’arancia candita e dei pinoli, ingredienti che io non metto perché finora ho sempre fatto in casa, aiutandomi con il bimby, quelli semplici che poi taglio in 2 e farcisco con la panna montata. Questo panino morbido, tipico della forneria laziale e in particolare romana, deve il suo nome ad una antica tradizione popolana: un tempo le ragazze in odore di nozze, infatti, erano solite vedersi recapitare questo dolcetto dal futuro marito che, non essendo ancora consorte ufficiale, veniva chiamato appunto “maritozzo”, ovvero “quasi marito”.Continua a leggere
Il sesamo. Lo conosciamo principalmente per il pane credo, in Italia infatti esistono molti forni che producono panetti e pagnotte al sesamo, cospargendo le superfici del pane con i semi, spesso con quelli bianchi, oppure mettendo i semi anche all’interno dell’impasto. Nelle culture orientali il sesamo viene utilizzato anche più comunemente in cucina, nella preparazione di piatti dolci e salati. Esistono due tipi di semi di sesamo, e non sono la stessa cosa, infatti i semi neri hanno un sapore più deciso e risultano anche più oleosi, rispetto a quelli bianchi. La tahina è una crema di sesamo, dalla consistenza simile al burro di arachidi, che potete trovare nei reparti dei supermercati più forniti. Vedrete che questi cupcake risulteranno molto particolari, ricchi di un sapore che conosciamo ma che per noi è come se non fosse così noto.Continua a leggere
Una torta buonissima e perfetta per la colazione: la torta alle pere di Cotto e Mangiato. Benedetta Parodi continua ad essere una grande fonte di ispirazione per me e non ne faccio mistero. Le sue ricette sono variegate, per tutti i gusti, ed è impossibile non trovarne una che non incontri la mia approvazione. Detto questo la torta alle pere è strepitosa, e non lo dico solo perchè dopo averla sfornata sarà durata all’incirca due ore (ma non sono stata la sola a mangiarla non allarmatevi), ma soprattutto perchè adoro le pere, soprattutto la varietà prevista in questa ricetta, ossia le abate che rendono questa torta di Cotto e Mangiato buonissima. La torta alle pere si prepara così: si sbucciano le pere e si tagliano a cubetti, tranne una che invece andrà tagliata a spicchi. Si dividono i tuorli dagli albumi: i primi andranno montati con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso, i secondi a neve ferma. Ai tuorli si aggiunge prima il burro fuso e raffredato, poi gli albumi delicatamente ed infine la farina setacciata insieme al lievito e le pere a cubetti.Continua a leggere