Torta con marmellata senza glutine

torta marmellata senza glutine

torta marmellata senza glutine

Vi consiglio vivamente di preparare questa torta anche se non siete intolleranti al glutine, è un trionfo di dolcezza, un dolce un po’ diverso dal solito, molto bello da vedere, perfetto per la merenda e la prima colazione, insomma, una di quelle torte adatta ai bambini e ai grandi, e soprattutto potrete giocare in talmente tanti modi con la farcitura che potrebbe diventare una torta da preparare tutte le volte che se ne ha voglia rendendola però sempre un po’ diversa. Ecco la torta con marmellata senza glutine.

I cupcake alle amarene dei menù di Benedetta

cupcake amarene menù Benedetta

cupcake amarene menù Benedetta

Letteralmente folgorata da questa ricetta! Vista preparare e preparata a mia volta in men che non si dica (giusto il tempo di andare a comprare un barattolo di amarene sciroppate, a proposito, ma quanto sono buone?). Sarà per questo che mi piace tanto la torta foresta nera, per l’incontro tra cioccolato, panna e amarene! Ma in questa sede non mi riferisco alla torta, bensì ai cupcake alle amarene dei Menù di Benedetta, dei dolcetti raffinati da proporre agli ospiti, ma anche da mangiare in solitudine, perchè no?

Dolci cotto e mangiato, il riso al latte

Dolci cotto e mangiato il riso al latte

Dolci cotto e mangiato il riso al latteUna ricetta di Cotto e Mangiato che preparo spesso quando ho voglia di coccole, nell’una o nell’altra variante, ossia con il cioccolato o con l’amarena, oppure semplicemente al naturale con una spolverata di cannella (che è la versione che forse preferisco). Il riso al latte è uno di quei dolci semplici da preparare in casa che riesce a sollevarti da qualsiasi “turbamento”. Non so voi ma se c’è un dolce che riesce a tranquillizzarmi quando c’è qualcosa che non va è proprio il riso al latte.

La ricetta che ci propone Benedetta Parodi, è una versione ricca di questo classico, prevede infatti l’aggiunta di panna montata al composto in modo da renderlo ancora più goloso. Inoltre, quando andremo a comporre il dolce il riso sarà intervallato, in un caso da sciroppo di amarene, nell’altro da crema di cioccolato. Insomma una vera e propria delizia in entrambi i casi e due varianti per gli amanti della frutta e della cioccolata.

La ciliegia, dolce frutto dell’estate

ciliegia

ciliegia

La ciliegia, frutto del ciliegio (altra pianta del genere Prunus, come per l’albicocco e il pesco, sottogenere Cerasus), è conosciuta non solo in Italia in molte forme dialettali, ma anche in altri paesi europei, come Cerasa. Questo nome deriva dalla città del Ponto (Turchia) luogo da cui, molto probabilmente, è partita l’esportazione del frutto, in epoca Romana.

Esistono due varietà di alberi di ciliegio. Una prima che è quella del ciliegio dolce, da cui nascono i frutti che conosciamo bene e che mangiamo come frutta fresca; c’è poi il ciliegio amaro, che invece genera le amarene e le marasche (nomi che ben conosciamo e ci fanno pensare allo sciroppo alle amarene, gettonatissimo in estate, e al maraschino).

La ciliegia è un frutto rosso e tondo, che può assumere colorazioni dalle più chiare alle più scure, sia internamente che esternamente, a seconda del punto di maturazione oppure della varietà della coltivazione, ben note ad esempio le ciliegie giallo chiaro di origine piemontese, oppure quelle rosso scuso, intenso, che arrivano dall’Emilia. Quando la polpa è più chiara, a volte anche bianca, il sapore acido della ciliegia aumenta, mentre quando troviamo le ciliegie dal colore rosso intenso possiamo assaporare la loro dolcezza, che non stanca mai, forse proprio perché conserva una nota di acidulo che non le rende mai stucchevoli.

Dolci per la festa del papà: le zeppole di San Giuseppe

La Festa del Papà si sta avvicinando a grandi balze e, visto che a conti fatti manca poco più di una settimana, per non farsi cogliere impreparati ecco qui una bella ricetta da segnarsi in previsione del gran giorno. Le zeppole di San Giuseppe, del resto, sono proprio la specialità da sfornare, secondo tradizione, il 19 marzo, data che vede appunto coincidere la festa di San Giuseppe, protettore dei friggitori e dei falegnami, con quella dei papà.

Si tratta di dolcetti piccoli e fritti da guarnire con crema e amarene spolverizzate di zucchero a velo: ovviamente esiste anche la versione al forno, ma quella preparata in olio e padella resta comunque quella più fedele alla tradizione e a quello che è il  vero gusto originario di questo dolce. L’accompagnamento migliore per le zeppole di San Giuseppe, che volendo si possono anche tagliare a metà nel senso della lunghezza e quindi guarnire di crema anche al centro oltre che sulla superficie, è lo spumante dolce, possibilmente servito fresco.