Tiramisù al cioccolato, cocco e Philadelphia con il bimby

Il dolce che vi propongo oggi è una sfiziosa versione alternativa del classico tiramisù tradizionale, praticamente identico nella preparazione e anche nella consistenza cremosa ma reso speciale da ingredienti di base differenti e miscelati ad hoc per l’occasione. Settimana scorsa avevo postato la ricetta di quello esotico all’ananas, stavolta invece a guarnire il tiramisù sono 50 grammi di cacao amaro, altrettanti di cocco essiccato e grattugiato, qualche panetto di Philadelphia e infine un bicchiere di rhum, che pur essendo presente in dose tutto sommato bassa (proporzionalmente ad un dolce come questo) fa di questo dessert un finale di pranzo o di cena non troppo adatto ai bimbi.

A parte il passaggio iniziale che riguarda la montatura a neve degli albumi, passo semplice ma comunque sempre un po’ insidioso per i cuochi e le cuoche alle prime armi, la preparazione del tiramisù con il bimby è abbastanza facile e poco impegnativa: chi ha tempo e voglia di prendersi una piccola soddisfazione in più,potrà fare da sé, sempre con il bimby, anche i savoiardi, che una volta raffreddati e inzuppati uno per uno in un composto di rhum, acqua e zucchero, andranno a fare da base biscottata e anche divisore fra gli strati di crema al cocco e quelli di crema al cioccolato alternati.

Biscottini al miele senza uova e senza latte con il bimby

Chi simpatizza per i biscottini croccanti, non può lasciarsi sfuggire questi al miele: perfetti per tutti i bambini (e anche i grandi, ovviamente) che hanno un’intolleranza al latte perché preparati secondo una ricetta che, oltre a non prevedere l’uso delle uova, non necessita di latte e neanche di burro, scarseggiano abbastanza di grassi e  proprio per questo hanno una consistenza tale da essersi guadagnati, in più di una regione d’Italia, svariati appellativi del tipo “spaccadenti” e via discorrendo. Gli ingredienti sono soltanto quattro: farina bianca, scorza d’arancia, zucchero e, per l’appunto, miele.

Questa procedura, da fare con il bimby, in un paio di passaggi deve essere seguita con un po’ più di attenzione. Dopo aver aggiunto la farina e fatto lavorare il bimby per circa 5 minuti, infatti, l’impasto potrebbe risultare troppo duro  e per ammorbidirlo andrà aggiunta gradatamente dell’acqua tiepida finché il composto non sarà diventato appiccicoso. Una volta sfornati, inoltre, i biscotti ancora caldi andranno lasciati  riposare ben coperti da un canovaccio asciutto. La ricetta tradizionale, infine, suggerisce di farli freddare e poi spennellarli con del miele puro diluito con acqua: oltre a rafforzare l’aroma, ammorbidirà leggermente la superficie dei biscottini.

Plum cake al caffè con il bimby

Per una caffeinomane come me, impossibile non provare prima o poi a mettermi all’opera per sfornare un dolcetto come questo: il plum cake mi è sempre piaciuto e finora ne ho assaggiato un po’ di tutti i tipi, ma questo al caffè non l’avevo ancora nè mangiato nè tantomeno preparato, insomma mi mancava non si sa come all’appello. Di caffè in cucina ne ho sempre una scorta, ora poi che mi sono regalata il macinino elettrico (p.s. in mezzo ai vari altri elettrodomestici in vendita ce ne sono svariati che costano intorno agli onesti 15 euro in media, come il mio) e ho preso la nuova abitudine di macinarmi i chicchi interi sul momento ogni volta che vado a tirare fuori la moka per farmi un caffè, il rito della tazzina è diventato ancora di più un piacere!

Il bello del plum cake è che è notoriamente elementare da fare: gli ingredienti vanno versati tutti insieme nel boccale del bimby, mischiati per 3 minuti e il composto così ottenuto, dopo la versata nello stampo (quello che ho in casa è 25×11 cm), va cotto in forno per un’ora e il gioco è fatto. Per dare un tocco goloso a questo plum cake al caffè, dopo averlo lasciato raffreddare l’ho spennellato con della marmellata di albicocche: volendo, per decorarlo si possono per esempio aggiungere sulla marmellata anche chicchi di caffè interi e granella di zucchero.

Ciambella di farro integrale e carote senza latte con il bimby

Se in cucina avete voglia di sperimentare ingredienti nuovi e provare varianti per sostituire per una volta, per esempio, la solita farina bianca di grano, un’idea tutto sommato alla portata di ogni cuoca, comprese cioè anche quelle alle prime armi, può essere questa ciambella di farro integrale e carote. La ricetta, già molto semplice di suo e qui ancora più facilitata perché proposta nella versione adattata per essere preparata con il bimby, non prevede l’uso nè di latte e nè di burro: con pochi ingredienti e nel giro di un’oretta scarsa (compresi anche i 40 minuti d’infornata) si potrà creare una ciambella soffice che sarà la protagonista golosa di più di una merenda o, ancora meglio, colazione.

Muffin alle prugne e cioccolato con il bimby

Siccome, mentre stavo ovviamente cercando tutt’altra cosa, mi sono imbattuta in un barattolo di prugne secche in scadenza  ancora sigillato e dimenticato in un angolo oscuro della mia credenza da non so quanti secoli, non sapendo cosa farne e per evitare di sprecarlo ho pensato di infilare le prugne fra gli ingredienti di una qualche ricetta ad hoc. Mi è venuta allora in mente questa dei muffin alle prugne e cioccolato, uno perché sono buoni, due  perché la ricetta sarebbe andata d’accordo con quanto avevo a disposizione in cucina in quel momento e tre perché tutto sommato è facile da fare e in più non mi avrebbe portato via neanche troppo tempo. Di solito, quando me li faccio, fra bimby e forno ci metto una quarantina di minuti: non digerendo benissimo il latte, anche se ci starebbe alla perfezione di solito li mangio da soli oppure, per esempio a colazione, accompagnati da una spremuta d’arancia o uno yogurt.

Cheese cake ai frutti di bosco e ricotta con il bimby

Buongiorno e buon dopo Befana a tutti! Oggi, complici mi sa anche questi ultimi giorni di festa (l’Epifania tutte le feste PURTROPPO porta via), sono in piena vena di classico e vi propongo quindi un dolce bello tradizionale, ovvero un ghiotto e cremoso cheese cake ai frutti di bosco e ricotta: così come quello coloratissimo al thè verde matcha che vi avevo suggerito qualche settimana fa, anche questo fa parte delle torte al formaggio da cuocere in forno, tuttavia per fare la base stavolta ho usato, al posto degli Oro Saiwa, i miei biscotti secchi preferiti in assoluto, cioè i Digestive McVitie’s. Nella credenza avevo quelli original, fatti di frumento e farina integrale, e quelli all’avena: alla fine ho optato per i primi, ma scegliere gli uni o gli altri sarebbe stato abbastanza indifferente perché entrambi sono comunque molto adatti per finire degnamente mischiati con il burro fuso caldo.

La tortiera che ho usato è quella da 24 cm e il dolce non mi è venuto nè troppo alto nè troppo basso, il giusto insomma: sconsiglio quindi di usare stampi di diametro maggiore, perché l’effettivo rischio è quello di ritrovarsi a sfornare un dolce rasoterra. La mia unica paura è stata, al momento di versare la crema di ricotta sulla base biscottata, di averla fatta troppo liquida: in realtà, una volta finita di cuocere, è venuta cremosa ma anche soda come avrebbe dovuto quindi, quando arriverete a questo passaggio, non statevi a preoccupare.

Savoiardi con il bimby

Sono la base preferita del tiramisù: i Savoiardi, biscotti secchi e dalla consistenza leggerissima, non solo fanno parte anche loro del grande e sempre più fornito ricettario bimby, ma sono anche – udite udite – fra quelli più facili da fare! Stamattina, complice il fatto di avere davanti un giorno intero di festa e di riposo, mi è venuta voglia di sperimentare qualcosa di nuovo in cucina e mi sono messa a sfogliare le ricette adattate per il bimby alla ricerca di qualcosa di buono che però non mi costringesse (beata pigrizia) ad uscire apposta di casa per fare una spesa extra al supermercato: consulta di qui, consulta di là, ecco che mi ritrovo davanti la ricetta dei Savoiardi, e scopro di potermela cavare con 4 uova, della fecola e un po’ di farina (100 grammi, quindi fattibilissimo), dello zucchero e qualche formina…quindi mi sono detta “proviamo a fare questi!” e così è stato.

Nei prossimi giorni, magari approfittando dell’ultimo colpo di coda delle feste (e relativo ponte finale della Befana), proverò a usarli per fare il tiramisù: a dirla tutta non so se resisteranno tanto a lungo perché in effetti non hanno fatto in tempo a uscire dal forno che stanno già sparendo uno dopo l’altro, però visto che a farli ci ho messo in tutto solo una mezz’oretta, prepararli di nuovo non sarebbe un gran problema, poco male insomma!

Ferrero Rocher fatti in casa con il bimby

Alzi la mano chi disdegna i Ferrero Rocher! D’accordo, la loro granella di nocciole unita al cioccolato fondente e l’anima di wafer non avrà magari il potere di piacere a tutti tutti ma proprio tutti, certo è che se non si fa parte di quella (ristrettissima) cerchia di umani che per i dolci non tirano tanto, a trovarsene uno davanti resistere è difficile e ritrovarselo che si scioglie in bocca un attimo! Se in giro per casa ci sono dei bambini, poi, meglio tenere la scatola fuori dalla portata delle piccole pesti in questione, pena mal di pancia da scorpacciata.

Provare a crearli nella propria cucina, magari con l’aiuto del bimby, è l’esperimento che vi propongo oggi: gli ingredienti sono pochi, facili da reperire, e non serve neanche il forno. Il bimby penserà a tutti i passaggi: tritare mandorle e wafers, scaldare cioccolato fondente e latte…per il resto, un po’ di manualità nel formare le palline e un po’ di posto libero in frigorifero completeranno la nostra ricetta. I Ferrero Rocher fatti in casa, dicevo, non hanno bisogno di nessuna cottura: una volta passate le palline una per una nella granella e nel cioccolato amaro caldo fuso andranno fatti riposare in frigo e lasciati solidificare (normalmente una ventina di minuti è sufficiente).

Torta alle noci e uva con il bimby

La frutta secca (per esempio noci, mandorle, nocciole, anacardi e arachidi ), si sa, è un alimento che porta in sé un alto concentrato di proprietà nutritive più che pregevoli: molto carica di fibre, fornisce fra l’altro un grande apporto di lipidi di tipo oleoso, ricchi cioè di grassi insaturi, preziosi per il nostro organismo perché in parte coinvolti nel controllo dei trigliceridi nel sangue, che sono a loro volta responsabili (se presenti in eccesso) di numerosi tra i più comuni problemi cardiovascolari.

Un modo buonissimo e festoso di gustarci queste perle della natura è miscelarle in questa appetitosa torta alle noci e uva da preparare con il bimby: specialmente in autunno, nel fare questa torta, la cosa migliore è approfittare del fatto di poter avere a disposizione della vera frutta di stagione e scegliere dell’uva fresca appena maturata: l’uvetta, in caso la si preferisse, andrà lasciata a bagno in acqua tiepida per una decina di minuti e poi strizzata, mentre  gli acini dell’uva, a seconda delle loro dimensioni, dovranno essere tagliati in quarti (quelli più grandi) oppure solo a metà (quelli più piccoli), e poi fatti scolare per un po’ in uno scolapasta.

Tiramisù all’ananas con il bimby

Si chiama così perché nel sedicesimo secolo, quando ancora era conosciuto con il nome di “zuppa del duca“, gli aristocratici che avevano il privilegio di gustarlo in convivi e banchetti erano convinti che avesse proprietà afrodisiache ed eccitanti: il tiramisù, dessert cremoso per definizione, è vecchio di secoli eppure se li porta benissimo! Il suo segreto? Cadere in tentazione è cosa facile: golosissimo e zuccherino, ha dalla sua la morbidezza del mascarpone e l’aroma del caffé unito al cioccolato, che miscelati con sapienza lo rendono non solo buonissimo ma – cosa che non guasta – anche energetico. Trattandosi insomma di un dolce di successo, inevitabile che se ne trovino in giro fior fior di versioni: quella che vi propongo oggi è una variante esotica, senza caffé ma arricchita con dell’ananas.

Secondo la ricetta, adattata per una preparazione da fare con il bimby, fra gli ingredienti necessari vanno messi 250 grammi di mascarpone, quantità che si può variare in base alla consistenza che si vuole che il nostro tiramisù abbia: per ottenere un dolce più sodo, bisognerà aumentare a piacere la dose, arrivando comunque al massimo a raddoppiarla e cioè usare 500 grammi. I cucchiaini di zucchero possono invece, sempre ricetta alla mano, andare da un minimo di 16 ad un massimo di 20: nello scegliere teniamo sempre presente, oltre al gusto, anche il fatto che più zucchero c’è, e meglio montano i tuorli.

Biscotti alle mandorle tipo Ricciarelli con il bimby

Narra la leggenda che a portarli in terra toscana fu un guerriero volterrano di ritorno dalle crociate: i Ricciarelli, biscotti alle mandorle dalla riconoscibilissima forma a chicco di riso e l’inconfondibile consistenza sgranata, sono notoriamente uno dei fiori all’occhiello della pasticceria senese ma avrebbero dunque – diamo a Cesare quel che è di Cesare – un’origine tutt’altro che italiana. Il loro momento di grande ribalta sono le feste natalizie, e fino al giorno di Befana e dintorni fanno imperterriti capolino sulle nostre tavole imbandite e popolate di amici e parenti: le versioni sono le più disparate, si va da quelli del laboratorio artigianale sotto casa al vassoio di biscotti comprati al supermercato, tutti accomunati dal profumatissimo aroma di mandorla…e se per una volta provassimo a farceli da soli in casa, magari con l’aiuto del bimby?

La preparazione, devo dire, si è rivelata veramente facile, molto più di quanto si potrebbe pensare considerando che siamo pur sempre di fronte ad una ricetta secolare e d’eccellenza: io stessa ero convinta che per sfornarli ci volesse un procedimento complicato, e invece mi sono dovuta ricredere! A prendere la parte maggiore di tempo è la pausa che precede la cottura in forno. Una volta data la forma romboidale alle palline d’impasto, è necessario infatti ricoprirle con un panno pulito e lasciarle riposare per almeno 6 ore buone: comunque un’inezia, se si considera che nella ricetta originale è previsto che l’impasto, dopo essere stato lavorato con la macina, riposi per ben 2 giorni interi.

Confettura di mandarini con il bimby

Con tutti questi mandarini a disposizione ultimamente, come si fa a non approfittarne e non farsi venire la voglia di preparare da sé una dolcissima e sfiziosa marmellata di stagione? Dopotutto, le confetture sono quelle piccole gioie del palato che hanno dalla loro la virtù aggiunta di conservarsi bene per tanto tempo, fatte apposta insomma per essere tirate fuori dalla credenza in ogni momento (emergenze di languorino improvviso con frigo vuoto comprese) anche molti mesi dopo essere stata invasata: un motivo in più, questo, per mettere mano al bimby e sperimentare in cucina questa ricettina nuova, facile facile  (gli ingredienti di base sono soltanto 2!) e soprattutto pratica, come del resto appunto lo è ogni marmellata che si rispetti.

Con la quantità di mandarini indicata nella ricetta (1 chilo) s’intendono i frutti pesati senza la buccia. Per evitare di dover filtrare la marmellata allo scopo di togliere via i semini, meglio rimuoverli dagli spicchi già prima di versarli nel boccale del bimby. A dire il vero capita abbastanza spesso, dando un’occhiata ai vari ricettari tradizionali, che nelle preparazioni delle marmellate di agrumi si tenda a lasciare i semini perché ricchi di pectina e quindi ritenuti utili per la buona riuscita della confettura: dal momento che ad essere effettivamente ricchissime di pectina sono le mele, un buon trucco tutto naturale per densificare meglio la confettura e farla conservare più a lungo sta nell’aggiungere in questa marmellata di mandarini proprio una o due mele tagliate a pezzetti.

Bomboloni al limoncello con il bimby

Friggere che passione! Ogni tanto un bel peccato di gola da regalarsi con le padelle alla mano che sfrigolano ci vuole, e questi krapfen al limoncello, più facili da fare perché da preparare senza ripieno di confettura e da impastare con l’aiuto del bimby, saranno un fuori programma perfetto per animare un pomeriggio qualunque con una merenda con i fiocchi. Il limoncello come ingrediente è ottimo ma non l’unico possibile: i liquori con cui si può sperimentare questa ricetta in realtà sono i più diversi, l’importante però è che non abbiano una consistenza cremosa perché questo renderebbe l’impasto troppo umido e il dolce finale tutto sommato abbastanza deludente, con il risultato di aver riempito la cucina e la casa di odore di fritto senza neanche poter gustare un bombolone come si deve!

Anche se i bomboloni, usciti dall’olio bollente, non saranno tondissimi e soffici a vedersi come quelli delle pubblicità o delle cartoline con i krapfen, non fa niente: succede infatti abbastanza spesso che quelli fatti in casa vengano un po’ più bassi e a forma magari leggermente ovale, ma se l’impasto sarà stato ben miscelato, la lievitazione lasciata agire a dovere e l’olio fatto scaldare come si deve al momento di andare a friggere, il sapore non potrà essere che fragrante e gustosissimo, lontano anni luce dal sapore molto più gommoso di quelli non freschi o comunque industriali, che non si faranno proprio rimpiangere.

Torta soffice alla banana con il bimby

È vero, sono giorni di maratone gastronomiche e si passa da una cena ad un pranzo di famiglia mangiando – in mezzo a crostini, arrosti e ogni ben di Dio – dolci a profusione come se fosse domenica tutta la settimana. È vero anche, però, che una torta soffice alla frutta come questa, a base di banane fresche, è talmente veloce e poco impegnativa che ogni momento può essere buono per tirare fuori il bimby e mettersi a farla!

Di certo non si può dire che sia un dolce aristocratico: la torta di banane, che si sposa benissimo con un bel bicchiere di latte fresco o un cappuccino, ha un aspetto per niente raffinato e a vederla sembra il classico dolce qualunque, non per nulla infatti il suo bello non sta  nel come si presenta dopo la sfornata quanto piuttosto  nella facilità della sua preparazione, che oltretutto con l’aiuto del bimby prende ancora meno tempo, e nella morbidezza fragrante dell’impasto, soffice quasi quanto un dolce o un plum cake allo yogurt. La ricetta, tra l’altro, indica fra i suoi ingredienti 180 grammi di zucchero e comunque, per ottenere un impasto ancora più dolce di quello originale, basterà sostituirlo con 140 grammi di fruttosio, ovvero lo zucchero semplice che in origine si trova nella frutta e nel miele.