Crostata di albicocche senza glutine

crostata albicocche senza glutine

crostata albicocche senza glutine

Ecco una deliziosa ricetta, una crostata di albicocche che chiaramente potrà essere adattata anche a chi non è intollerante al glutine servendosi di una classica pasta frolla. Per chi invece non può utilizzare la farina ecco alcune soluzioni: una pasta frolla senza glutine, oppure potete prendere spunto da quest’altra ricetta per una crostata per l’impasto della frolla senza glutine. Insomma, anche per i celiaci una soluzione esiste sempre per preparare buonissimi dolci.

In questa crostata utilizziamo delle albicocche in scatola, ma possiamo, visto che siamo in stagione, anche utilizzarle fresche. Un unico consiglio: volendo decorare la crostata con le albicocche fresche potrebbe essere comunque più gustoso passarle prima in un caramello preparato con zucchero e acqua, per renderle più dolci e quindi più adatte a sovrastare questa buonissima crostata.

Crostata al cioccolato kinder, rum e pera

Crostata cioccolato kinder rum pera

crostata cioccolato kinder rum pera

Questa che vi vado a proporre oggi è una crostata politicamente scorretta, ovvero non adatta ai bambini e neanche a chi è a dieta! In effetti, per rendere la crostata al cioccolato kinder alla portata dei più piccoli, basta solo una semplice accortezza, che consiste nel non irrorare la crema del ripieno con il rum previsto dalla ricetta originale: in questo modo, salvo casi di intolleranze alimentari specifiche, la crostata al cioccolato kinder, rum e pera sarà un dolce per tutti, adulti e non.

Crostata cake al cioccolato kinder

Crostata cake cioccolato kinder

crostata cake cioccolato kinder

Il nome già lo dice. La ricetta di cui sto per andarvi a parlare riguarda un dolce che è praticamente un ibrido fra una crostata ed un cheesecake: della prima ha la base di frolla, mentre del secondo ha il ripieno morbido a crema solidificata. A questo proposito, la crostata cake al cioccolato kinder richiede molto tempo per rapprendere: dopo la sfornata va lasciata ben 8 ore in frigo, dopodiché bisogna aspettare almeno 2 ore per servirla. L’ideale sarebbe quindi prepararla di mattina, lasciarla in frigo e poi gustarla nella seconda parte della giornata, per merenda o alla fine di una cena. La preparazione, in compenso, non presenta nessuna grossa difficoltà ed è anche piuttosto veloce.

La mora, il frutto dalle sottospecie infinite

mora

mora

Andando a cercare informazioni sulla mora sono rimasta colpita, per non dire scioccata, dall’incredibile numero di sottogeneri e sottospecie di questa pianta. La mora, conosciuta come Rubus, ovvero la mora di rovo, appartiene al genere di piante della famiglia delle Rosaceae, che abbiamo imparato a conoscere grazie alla fragola, l’albicocca, la pesca e il lampone. Innanzi tutto facciamo la prima distinzione proprio tra questa mora, che cresce spontaneamente nei boschi e nelle campagne, e la mora di gelso (nota come Morus), che viene invece coltivata, visto che le foglie del gelso sono l’alimento cardine del baco da seta. Tornando al nostro frutto di bosco, le specie identificate del genere Rubus sono 4, con 14 sottogeneri e il sottogenere principale è diviso in 12 sezioni. All’interno di queste numerose suddivisioni troviamo frutti e fiori diversi e infatti anche girando per i mercati troviamo more più scure e più chiare, con varie sfaccettature di sapori, e adesso sappiamo anche il perchè: derivano probabilmente da piante, cespugli e rovi che generano frutti di specie diverse.

Indipendentemente da questa curiosità scientifica le more, come tutti i frutti di bosco, hanno trovato il loro utilizzo in cucina solo in epoche più moderne, e questo dipende proprio dalla loro diffusione. Essendo frutti facili da trovare sulle colline e nelle campagne, crescendo spontaneamente, erano considerati adatti alla “plebe”, che li raccoglieva e li utilizzava con frequenza, e quindi le famiglie ricche e nobili preferivano utilizzare e gustare della frutta da coltivazione, considerata migliore, rispetto a quella che cresceva tra i cespugli. Fortunatamente non esistono più queste distinzioni, e possiamo godere delle more e trovarle disponibili per le nostre preparazioni dolci.

I frutti di bosco: il lampone

lampone frutti bosco

lampone frutti bosco

Comunemente immaginiamo che il lampone sia un frutto estivo, sarà perchè lo associamo alle fragole, sarà perchè i dolci alla frutta sono i più gettonati in estate e i frutti rossi e i frutti di bosco sono i più scenografici per decorare una torta o una crostata. La credenza comune è sbagliata invece, senza voler andare a indagare sull’etica che mette a disposizione ogni tipo di frutta e verdura in ogni stagione dell’anno, diciamo solo che l’arbusto da cui nasce il lampone, appartenente alla famiglia delle Rosaceae, fiorisce tra maggio e giugno ma genera i frutti tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, quindi il lampone è un frutto autunnale.

Estremamente conosciuto in cucina, nella preparazione di dolci, il lampone in realtà, utilizzato in fitoterapia è utile per favorire la diuresi e favorisce il lavoro del fegato, è ricco inoltre di Vitamina C, tannini e acidi organici.

Come sempre ci soffermiamo prima sulla parte di lavorazione del frutto, ottime infatti le marmellate e le confetture, gli sciroppi, che in estate contribuiscono alla perfetta riuscita di bibite casalinghe (e perchè no anche ghiaccioli) e andiamo a vedere anche tutti gli altri possibili utilizzi in cucina del frutto, intero e non scomposto!

Le prugne, il frutto zuccherino

prugna

prugne

Le prugne sono il frutto che arriva dal susino, altro albero del genere Prunus, come l’albicocco e il pesco, fa sempre parte quindi della famiglia delle Rosaceae e il nome della sua specie è Domestica. I frutti del susino sono appunto conosciuti come prugne, ma anche come susine, nome che tutti ben conosciamo e la dicitura nel nostro paese dipende molto dalle tradizioni regionali.

Le prugne sono un frutto incredibilmente zuccherino, infatti non è molto consigliato per chi segue un regime dietetico dimagrante. Sono ricche di vitamine, A, B1, B2 e C e inoltre contengono anche molti sali minerali, come calcio, magnesio, potassio e fosforo. La polpa del frutto è un toccasana per il fegato oltretutto, perchè aiuta questo nostro organo nel processo di secrezione biliare. Tra le altre proprietà non possiamo dimenticare, oltre a quelle rinfrescanti, essendo un frutto prettamente estivo, anche quelle lassative: basti pensare alle ottime prugne secche che oltre ad essere deliziose sono uno dei rimedi più dolci e piacevoli per chi ha problemi di intestino!

Le specie di susina più conosciute e diffuse nel nostro paese sono:

  • La Goccia d’Oro, dalla buccia gialla e sapore molto dolce;
  • La California Blue, di colore tra il blu e il viola e dalla forma piuttosto arrotondata;
  • La San Pietro, nota per la sua veloce maturazione;
  • La Fiorentina, dalla buccia rossa e consistenza pastosa della polpa;
  • La Rusticana, dai piccoli frutti a buccia gialla.

Quando acquistate le prugne, di qualsiasi famiglia, badate bene che il colore della buccia sia quello caratteristico della specie che avete scelto e inoltre la polpa dovrà essere morbida, ma non in modo eccessivo, per poterle conservare in frigo almeno 6-7 giorni e non doverle consumare immediatamente perchè troppo mature.

Zucchero a velo, indispensabile rifinitura per dolci

zucchero a velo decorazione torte

zucchero a velo decorazione torte

Lo zucchero a velo altro non è che zucchero ridotto in polvere. Questo processo semplicissimo contribuisce a rendere i n0stri dolci così speciali, in particolar modo le torte della nonna, le crostate, i bomboloni o krapfen che siano, le frittelle, le crepes… insomma, questa polvere bianca, dolce e molto spesso aromatizzata alla vaniglia, è diventata un’ingrediente fondamentale per le nostre preparazioni dolci, anche per rimediare a qualche piccola imperfezione in superficie, diciamolo pure! Sicuramente sarà capitato a tutti di coprire un incrocio di pasta su una crostata che non è proprio venuto benissimo oppure decidere di spolverizzare un muffin con lo zucchero a velo perchè la superficie non è proprio bellissima, ma troppo gonfia o troppo spigolosa!

Insomma, ottimo alleato dei pasticcieri e di chi ama preparare i dolci in casa, come me, lo zucchero a velo si presta alla decorazione di quasi ogni tipo di dolce, e in più, è l’ingrediente principale per preparare le creme di burro e le glasse, il fondente di zucchero, insomma, è davvero il re delle decorazioni!

Pesca, il frutto sacro dell’infanzia

pesca,

pesca

La pesca è il frutto dell’albero di pesco, che fa parte dell’ordine Prunus, come l’albicocco, e il nome specifico della sua specie è Prunus Persica. Parlando di pesche apriamo immediatamente una parentesi sulle tante varietà di questo frutto. In modo più generale possiamo dire che le pesche sono frutti carnosi, dolci e succosi, la buccia è di colore giallo, tendente a volte all’arancione o al rosso, e in alcuni casi si presenta liscia, in altri vellutata. Il colore della polpa varia anch’esso a seconda delle varietà, va dal giallo al bianco, e a volte si presentano venature rosse evidenti in prossimità del nocciolo.

Ben nota a tutti, la mia preferita: la pesca gialla. La buccia è vellutata, il profumo caratteristico è intenso, la polpa è gialla, molto succosa e dolce. La pesca bianca invece ha la buccia liscia, la polpa bianca, meno dolce e filamentosa. La pescanoce ha la pelle liscia e tendente al rosso, mentre la polpa può essere sia bianca che gialla, ed è ancora un filo meno dolce delle precedenti varietà di pesca. La percoca, detta anche pesca industriale, sia per la produzione di fabbrica che per gli utilizzi. Questa pesca infatti si presta alla preparazione di conserve e succhi, e non è sempre abbastanza dolce o facile da sbucciare per essere gustata fresca. La più famosa produzione di percoche la troviamo in Campania, dove questa varietà di pesca è un frutto tipico.

Gli utilizzi in cucina della pesca sono svariati: dolcissime le marmellate, dalla consistenza delicata e velluata, proprio come la buccia delle pesche. Spesso vengono utilizzate le pesche sciroppate, nella preparazione dei dolci, per guarnire le crostate, oppure anche per accompagnare frittelle e pancake. Ottimo ingrediente di farcitura, anche per muffin e cupcake ad esempio. Essendo un frutto estivo, la coltivazione infatti avviene dalla seconda metà di maggio e più o meno fino a settembre, la pesca trova una collocazione particolare nella preparazione di dolci freschi, quali gelati, sorbetti, charlotte, semifreddi, ma anche le torte più classiche non sono da meno!

Crostata torronata con il bimby

crostata torronata bimby

Crostata torronata bimby

Alla faccia di diete e conteggi di calorie vari & eventuali in vista del caldo in arrivo, quella che vi propongo oggi è la ricetta per fare una bella crostata torronata con il bimby nutriente quanto gustosa, a base di fragranti mandorle tostate e goloso cioccolato fondente! Il tempo necessario per il procedimento (cottura compresa) non va oltre i 40 minuti totali e il numero complessivo degli ingredienti per l’impasto si ferma a 5: insomma, non c’è proprio scusa che tenga per non provarla!

Dolci senza glutine, la crostata alle mandorle e crema

crostata alle mandorle e crema

Quando parliamo di crostate ci sembra naturale pensare che chi soffre di intolleranza al glutine debba privarsene perchè la pasta frolla solitamente viene preparata con la farina 00, ricca, come ben si sa, di glutine. Ma se provvediamo a sostituirla con farine alternative il gioco è fatto, avremo una golosa crostata senza glutine.

La crostata alle mandorle e crema infatti viene preparata con l’utilizzo di farina di riso e fecola di patate per creare una pasta frolla non tradizionale ma non per questo meno golosa. Per il resto la crostata è farcita con una crema pasticcera addensata con l’amido di mais, in alternativa alla farina, e con una decorazione in superficie di mandorle (intere o a scaglie), private della pellicina esterna. Direi che la crostata alle mandorle e crema è sicuramente un dolce perfetto per tutti e ideale come dolce da srevire la domenica.

Crostata di mele, uvetta e pinoli con il bimby

crostata di mele uvetta e pinoli con il bimby

La crostata di mele, uvetta e pinoli da preparare con il bimby è un espediente ghiotto e dolcissimo per dare ai bambini un po’ di buona frutta (in parte fresca, in parte secca) per merenda senza ritrovarsi alle prese con reticenze e proteste di sorta: una bella fetta accompagnata da un bicchiere di latte o di spremuta fresca d’arancia, infatti, difficilmente si disdegna e il discorso ovviamente non deve necessariamente valere soltanto per i più piccini.

Prima di arrivare alla cottura in forno, gli ingredienti devono passare dal boccale bimby e da una ciotola: in quest’ultima, in particolare, i pezzetti di mela andranno irrorati di succo di limone prima di venire mischiati a zucchero, pinoli e uvetta, che sono i componenti del ripieno di questa gustosa e fragrante crostata.

Ricette per Pasqua: la crostata fantasia

Le feste di Pasqua sono in un certo modo simili ma in egual modo diverse da quelle di Natale. Per chi come me si è allontanato dalla città d’origine nell’adolescenza (o da bambino anche) le festività rappresentano in un certo senso questo ricongiungimento con parenti e vecchi amici, cosa che oltretutto per me è andata un po’ a scemare con il passare del tempo. Detto questo, una differenza tra le due feste (religiose) principali della nostra cultura sta proprio nel numero di giorni, per chi come me era ed è abituato a spostarsi il Natale prevede la coda del Capodanno, quindi ai bei tempi del liceo si rischiava di star via anche 20 giorni, mentre la Pasqua è una festa più raccolta, più breve e anche meno familiare in fondo. “Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi”, o forse più Pasquetta con chi vuoi! Ecco che questo dolce si divide a metà, anzi in tre: ottimo da preparare durante i primi giorni di festa, per fare colazione con calma insieme ai bambini a casa da scuola. Buonissimo da gustare il giorno di Pasqua, e infine, questa crostata sarà davvero un dolce perfetto da portare con sè per la scampagnata di Pasquetta!

Crostata al cioccolato e spezie

Ecco una deliziosa crostata guarnita con il cioccolato e insaporita dalle spezie, oltre che dalla vaniglia, per un gusto particolare. Il cioccolato con alcune spezie si sposa benissimo. Tra le tante la cannella è forse quella con cui si combina meglio.

In questa ricetta però le spezie sono quattro, non le mescolate voi, ma acquistate uno di quei preparati apposta, che vendono nelle confezioni. Marmellata di albicocche e riccioli e scaglie di cioccolato completano questa ricetta golosa.

Al momento di servire nei piattini potete anche accompagnare la fetta di torta con della panna montata oppure del gelato al fiordilatte. È perfetta anche per i bambini se non aggiungete una dose eccessiva di spezie. In questo caso però potreste, invece di realizzare una grossa torta, fare delle piccole tortine da guarnire.

Crostata di San Valentino ai lamponi

Il giorno di San Valentino è sempre più vicino e i preparativi urgono! Ecco qui una bella e semplice crostata che vi richiederà un paio d’ore per la preparazione, visto che deve riposare.

Dovete preparare l’impasto con le vostre dolci manine e poi decorarlo e guarnirlo con deliziosa confettura di lamponi. La torta a forma di cuore, con il rosso dei lamponi farà pensare istantaneamente a questa fase, all’amore in primo luogo.

E non pensate che sia solamente questione di estetica, questa crostata è pure buona! La lista degli ingredienti così come sono riportati sono per una ricetta per sei persone, ma se la volete più piccola potete sempre dimezzare le dosi.