Krumiri con enkir e cacao

krumiri, krumiri al cioccolato con il bimby

È di Luca Montersino la ricetta dei krumiri con enkir e con cacao, la variante alternativa dei tradizionali krumiri, i dolci con le scanalature. La ricetta si caratterizza per la presenza della farina di enkir, ma anche per per la dolcezza che viene conferita dalla presenza del cacao.

krumiri, krumiri al cioccolato con il bimby

Potrete servire i vostri krumiri enkir e cacao come pasticcini adatti per il tè pomeridiano, a colazione o quando avete voglia di viziarvi un po’. 

Krumiri di riso senza glutine

krumiri, krumiri al cioccolato con il bimby

Deliziosi classici della pasticceria italiana, i krumiri sono biscotti secchi veramente sfiziosi creati a Casale Monferrato.

krumiri, krumiri al cioccolato con il bimby

Oggi proponiamo una ricetta leggera e alternativa, i krumiri di riso senza glutine, una versione adatta per tutti.

Krumiri con il bimby

Farli con il bimby è un gioco da ragazzi e anche i cuochi e le cuoche alle prime armi che volessero provare a prepararli potranno sfornarli con facilità. I krumiri, biscotti piemontesi a base di farina di mais inventati a Casale Monferrato dal pasticcere Domenico Rossi, devono probabilmente la tipica forma un po’ arcuata a quella dei baffi “a manubrio” che portava il sovrano di allora, Vittorio Emanuele II, e sono una specialità di biscotteria perfetta per il thè.

I tempi di questa ricetta sono molto veloci: un paio di minuti per la lavorazione degli ingredienti con il bimby e una ventina per la cottura in forno. Per quanto riguarda questa seconda fase, in particolare, un  buon trucco per evitare che i krumiri possano scurirsi troppo ci viene dalla carta da forno: basterà sistemarne un foglio sopra biscotti dopo i primi 10 minuti di cottura e lasciarlo fino al momento della sfornata. L’unico strumento da cucina necessario, oltre al bimby e al forno, è la siringa da pasticcere, che dovrà avere il beccuccio con il foro a stella.

Crumiri, biscotti da tè

Una ricetta di biscotti piemontesi conosciuta in tutto il mondo, copiata, ma anche alterata, come spesso accade alle specialità italiane quando vengono cucinate all’estero. Questi biscotti sono perfetti per il tè pomeridiano, ma possono anche essere gustati insieme a del succo di frutta.

Ci vogliono circa tre quarti d’ora per farli e la difficoltà maggiore consiste nel dar loro la tipica forma utilizzando una siringa, o tasca da pasticceri con il beccuccio adatto. Per il resto è abbastanza semplice. Tra gli ingredienti la farina gialla.

Una curiosità: la ricetta di questi biscotti, come dicevo di origine piemontese, la si deve a Domenico Rossi che la inventò verso la fine dell’Ottocento.