Dolci senza uova crude: prepariamone uno con ricotta, marmellata e savoiardi

dolci senza uova ricotta marmellata savoiardi

dolci senza uova ricotta marmellata savoiardi

Se avete letto gli ingredienti di questa ricetta, soprattutto savoiardi e ricotta, e se avete guardato la foto, anche senza troppa attenzione, avete già sicuramente immaginato che questo dolce con ricotta, marmellata e savoiardi è molto molto simile a un tiramisù, almeno nella sua preparazione! In fondo andiamo a preparare una crema al formaggio, utilizziamo i savoiardi, bagnati nel liquore però, quindi il dolce non è esattamente adatto ai più piccini, e poi impiliamo il tutto, creando anche un motivo geometrico cambiando la posizione dei savoiardi, insomma, una vera a propria delizia fresca!

Se decidete di terminare la superficie con la crema bianca e poi cospargere il dolce lateralmente con quella alla marmellata in fondo nessuno vi impedisce di ispirarvi a uno dei nostri classici culinari in materia di dolci, il tiramisù per l’appunto, spolverizzando la superficie con del cacao amaro, decorando il piatto da portata con della frutta quindi, perfette delle fragole e vedrete che la vostra trovata nuova ma che richiama vecchie conoscenze deliziose sarà molto apprezzata!

Dolci senza latte e burro, prepariamo una torta farcita

dolci senza latte burro torta farcita

dolci senza latte burro torta farcita

Per chi in cucina vuole preparare dolci senza latte e burro, per problemi di intolleranze, per il colesterolo o per delle diete dimagranti o particolari la presenza dell’olio nei dolci è una cosa molto ben conosciuta. Moltissime torte salate sono preparate con l’olio di semi, ed è sicuramente un gesto più naturale aggiungere dell’olio a una preparazione salata, cosa che sembra più strana, anche per accostamento di gusti, quando andiamo a preparare un dolce. La ricetta originale della torta senza latte e burro presupponeva l’utilizzo dell’olio d’oliva, che io dopo qualche esperienza non utilizzo più per le preparazioni dolci, perché trovo che anche quello extra vergine sia sempre troppo pesante. Volevo comunque dirvelo, quindi se vi piace o volete provare o avete un parere diverso dal mio utilizzatelo pure, e lo stesso vale per l’olio di semi, usate pure quello con cui vi trovate meglio (mais, arachidi, misto), l’importante è che non sia proprio quello per friggere!

Come fare la confettura di fragole e mele con il bimby

bimby confettura fragole mele

bimby confettura fragole mele

Vi siete mai chiesti se è possibile preparare con il bimby un’ottima confettura di mele e fragole senza combinare troppi disastri? Dando un’occhiata ai vari commenti su diversi forum per cucinare con il bimby mi sono resa conto che molte “casalinghe disperate” si lamentavano del fatto che la marmellata uscisse fuori dal bimby o non venisse bene. Ho cercato una ricetta che sembra avere le giuste dosi e il giusto tempo di preparazione per fare in modo che vi ritroviate nel vostro bimby una deliziosa confettura e non una poltiglia di frutta colorata, almeno spero!

La mora, il frutto dalle sottospecie infinite

mora

mora

Andando a cercare informazioni sulla mora sono rimasta colpita, per non dire scioccata, dall’incredibile numero di sottogeneri e sottospecie di questa pianta. La mora, conosciuta come Rubus, ovvero la mora di rovo, appartiene al genere di piante della famiglia delle Rosaceae, che abbiamo imparato a conoscere grazie alla fragola, l’albicocca, la pesca e il lampone. Innanzi tutto facciamo la prima distinzione proprio tra questa mora, che cresce spontaneamente nei boschi e nelle campagne, e la mora di gelso (nota come Morus), che viene invece coltivata, visto che le foglie del gelso sono l’alimento cardine del baco da seta. Tornando al nostro frutto di bosco, le specie identificate del genere Rubus sono 4, con 14 sottogeneri e il sottogenere principale è diviso in 12 sezioni. All’interno di queste numerose suddivisioni troviamo frutti e fiori diversi e infatti anche girando per i mercati troviamo more più scure e più chiare, con varie sfaccettature di sapori, e adesso sappiamo anche il perchè: derivano probabilmente da piante, cespugli e rovi che generano frutti di specie diverse.

Indipendentemente da questa curiosità scientifica le more, come tutti i frutti di bosco, hanno trovato il loro utilizzo in cucina solo in epoche più moderne, e questo dipende proprio dalla loro diffusione. Essendo frutti facili da trovare sulle colline e nelle campagne, crescendo spontaneamente, erano considerati adatti alla “plebe”, che li raccoglieva e li utilizzava con frequenza, e quindi le famiglie ricche e nobili preferivano utilizzare e gustare della frutta da coltivazione, considerata migliore, rispetto a quella che cresceva tra i cespugli. Fortunatamente non esistono più queste distinzioni, e possiamo godere delle more e trovarle disponibili per le nostre preparazioni dolci.

Dolci senza glutine, la marmellata di limoni

limoni, Dolci senza glutine marmellata limoni

Dolci senza glutine marmellata limoni

Oltre che essere senza glutine, per la verità, la marmellata di limoni non contiene neanche lattosio nè uova, un dolce valido, direi, nel caso in cui si soffrisse di una di queste intolleranze. Confesso che da piccola per me le marmellate preferite sono sempre state quella alle ciliegie e quella ai mirtilli. Questo fino a quando non ho iniziato a cimentarmi ai fornelli. Quando infatti ho cominciato a sperimentare nuovi piatti, ho iniziato ad “osare” e la marmellata di limoni è stata una vera e propria scoperta.

Oltre a consumarla come consuetudine spalmata sul pane, ho avuto modo di utilizzarla come farcitura di crostate o come ripieno dei muffin, sempre con ottimi risultati. Daltronde la marmellata di limoni con il suo tocco acidulo ben contrasta il dolce degli impasti e rientra perfettamente nei miei gusti. Nel momento in cui deciderete di preparare la marmellata tenete presente che dovrete mettere a bagno i limoni in acqua fredda almeno tre giorni prima.

Le prugne, il frutto zuccherino

prugna

prugne

Le prugne sono il frutto che arriva dal susino, altro albero del genere Prunus, come l’albicocco e il pesco, fa sempre parte quindi della famiglia delle Rosaceae e il nome della sua specie è Domestica. I frutti del susino sono appunto conosciuti come prugne, ma anche come susine, nome che tutti ben conosciamo e la dicitura nel nostro paese dipende molto dalle tradizioni regionali.

Le prugne sono un frutto incredibilmente zuccherino, infatti non è molto consigliato per chi segue un regime dietetico dimagrante. Sono ricche di vitamine, A, B1, B2 e C e inoltre contengono anche molti sali minerali, come calcio, magnesio, potassio e fosforo. La polpa del frutto è un toccasana per il fegato oltretutto, perchè aiuta questo nostro organo nel processo di secrezione biliare. Tra le altre proprietà non possiamo dimenticare, oltre a quelle rinfrescanti, essendo un frutto prettamente estivo, anche quelle lassative: basti pensare alle ottime prugne secche che oltre ad essere deliziose sono uno dei rimedi più dolci e piacevoli per chi ha problemi di intestino!

Le specie di susina più conosciute e diffuse nel nostro paese sono:

  • La Goccia d’Oro, dalla buccia gialla e sapore molto dolce;
  • La California Blue, di colore tra il blu e il viola e dalla forma piuttosto arrotondata;
  • La San Pietro, nota per la sua veloce maturazione;
  • La Fiorentina, dalla buccia rossa e consistenza pastosa della polpa;
  • La Rusticana, dai piccoli frutti a buccia gialla.

Quando acquistate le prugne, di qualsiasi famiglia, badate bene che il colore della buccia sia quello caratteristico della specie che avete scelto e inoltre la polpa dovrà essere morbida, ma non in modo eccessivo, per poterle conservare in frigo almeno 6-7 giorni e non doverle consumare immediatamente perchè troppo mature.

Ricette biscotti, una variante simpatica di quelli tirolesi

ricette biscotti tirolesi

ricette biscotti tirolesi

Ho trovato questa simpatica foto di biscotti mentre facevo un giro sul web e ho visto che dietro quel simpatico sorriso si nascondeva una ricetta davvero sfiziosa. E’ quella dei biscotti tirolesi. Ho deciso così di scoprire insieme a voi come si fanno. Mi sono resa conto che sono davvero facili da preparare, unica cosa: come sempre la fase di lievitazione vi porterà via un’oretta. Secondo la ricetta classica questi biscotti si fanno con la confettura, quindi io ho dato gli ingredienti per riempirli di gustosa marmellata ma perché non divertirci anche a crearne una variante magari con della nutella? Oppure altra cosa che possiamo fare è utilizzare diversi tipi di marmellata in modo da ottenere dei coloratissimi biscotti.

Dolci di Carnevale: ravioli dolci ripieni di nutella, marmellata e ricotta

La ricetta di Carnevale di oggi potrebbe sembrare, ad una prima occhiata veloce, buona per preparare un primo: trattandosi di ravioli, in effetti, non potrebbe essere altrimenti. Eppure, non è così: i ravioli di Carnevale, infatti, in comune con quelli classici hanno giusto la forma ma per il resto sono dolci, dolcissimi, hanno una farcitura golosa e mista di ricotta, nutella e marmellata e, infine, non si servono ricoperti di salsa ma cosparsi di leggerissimo zucchero a velo. Come succede poi per dolci di Carnevale come frappe, frittelle, cattas e castagnole, inoltre, anche per fare i ravioli dolci sono d’obbligo dell’olio di semi caldo e una padella per friggere.

L’impasto di base si ottiene lavorando gli ingredienti tutti in una volta: si dispongono su un piano della farina,  delle uova, dello zucchero, della buccia di limone grattugiato, del vino bianco e un po’ di latte e si lavorano a mano con forza fino ad ottenere un composto elastico e senza grumi. L’impasto, una volta pronto, si stende con un mattarello fino ad ottenere una sfoglia dello spessore di mezzo cm circa.

Dolci senza latte, i biscotti alla marmellata

I biscotti alla marmellata, li adoro! Ne faccio certe scorpacciate specialmente il pomeriggio con il thè, ho un vero e proprio debole per loro. Hanno un aspetto talmente goloso che mi viene un’acquolina solo a vederli. E pensare che li ho scoperti così, per caso. Stavo organizzando un thè con le mie amiche in casa mia, una di loro è intollerante al latte e di conseguenza non può mangiare dolci che lo contengano.

Ricordo che andai un pò in crisi, volevo proporre dei biscotti senza latte che fossero golosi e che piacessero a tutte. Girovagando per il web trovai questa ricetta e ne rimasi subito colpita tanto da provarla immediatamente. Beh, ricossero un grande successo tanto che spesso mi vengono addirittura ordinati! Veniamo alla loro preparazione: innanzitutto si lavora la margarina con lo zucchero fino ad ottenere un composto soffice e cremoso ed a questo si unisce l’uovo con un pizzico di cannella (io di solito abbondo).

La torta pere e grano saraceno di Cotto e Mangiato

La farina di grano saraceno l’ho scoperta relativamente di recente, più precisamente quando mi misi in testa di provare la torta di grano saraceno con marmellata di mirtilli, che credo sia il dolce per eccellenza quando si parla di questa farina. Dopo averla acquistata, la parte restante che non ho utilizzato nella preparazione della torta, è rimasta nella mia dispensa abbastanza a lungo, fino a che non ho avuto un’illuminazione: la torta di pere e grano saraceno di Cotto e Mangiato.

Si tratta di una torta che ho adorato, l’incontro tra il grano saraceno e le pere è sublime, per non parlare della spennellatura in superficie della marmellata mista al succo di arancia. Sono rimasta notevolmente soddisfatta del risultato, anzi, la consiglio vivamente! Dopo questa doverosa premessa passerei all’esecuzione della ricetta che non è troppo lunga: si inizia sciogliendo il burro e mescolandolo con lo zucchero.

Dolci di Carnevale: i panzerotti senza latte farciti di marmellata

Panzerotti

Dopo aver parlato di frappe al forno, castagnole di ricotta, frittelle ripiene di cioccolato, sanguinaccio dolce al cacao fondente, ciambelline sarde allo zafferano, krapfen, sfinci di patate e quant’altro, la carrellata di ricette di Carnevale continua oggi con i panzerotti, ghiotta specialità fritta con un cuore dolcissimo di marmellata. Il panzerotto di Carnevale è un dolce che non prevede, nel proprio impasto, uova e neanche latte o burro, il che lo rende appetibile anche in caso di intolleranza al lattosio.

Un altro punto forte, inoltre, sta nella quota di ingredienti, che è davvero bassa e quindi molto abbordabile: per fare i panzerotti ci vogliono farina, zucchero, lievito e marmellata per il ripieno, a cui vanno aggiunti un paio di cucchiai d’acqua, olio per la frittura e, infine, zucchero a velo per la spolverata prima di servire.

Confettura di pere con il bimby

La pera è un frutto che ho cominciato ad apprezzare pian pianino negli anni: me la mangio volentieri fresca quando ho bisogno di mettere qualcosa sotto i denti a metà mattinata, oppure il pomeriggio se mi viene un po’ di fame e cerco di non cadere sul solito merendino o snack di turno o sullo yogurt, che è buono sempre ma qualche volta, alla lunga, mi stufa un po’. Il bimby, che è il classico aiuto in cucina con cui finisci per sperimentare di tutto, questa settimana mi è tornato utile per preparare le ricette più disparate e già che c’ero sono finita, complice un sacchettone di pere approdato in casa di recente, a cimentarmi nella creazione di una confettura ad hoc.

La marmellata di pere, che usando il bimby è pronta in una quarantina di minuti, ha bisogno di un tris di ingredienti: 500 grammi di frutta, 250 grammi di zucchero e succo di un limone. Dopo la cottura, si può invasare la confettura per intero oppure, in alternativa, versarla nei barattoli di vetro soltanto per metà: all’altra metà rimasta nel boccale del bimby si potrà aggiungere, volendo, una decina di grammi di cacao amaro, avendo cura di farlo amalgamare bene cuocendo il composto per un altro paio di minuti.

Biscotti senza uova, i butterballs cookies

Tradotto letteralmente il nome di questi sfiziosi biscottini  significa palline di burro, e così infatti è: si tratta di biscotti di origine americana molto burrosi tanto che la dose di burro è quasi pari a quella della farina. In compenso però i butterballs cookies non contengono uova. Esteticamente invece ricordano i nostrani baci di dama, almeno nella composizione: due palline leggermente schiacciate alle basi tenute insieme da un dolce collante: in questo caso la marmellata del gusto prescelto, io ho preferito quella di lamponi così come suggerito direttamente sul sito sul quale ho trovato la ricetta,  joyofbaking.

I butterballs cookies si preparano così: innanzitutto si monta il burro con lo zucchero, fino ad ottenere una crema spumosa. A questa si aggiunge la farina, il sale e l’estratto di vaniglia e si mescola bene. Dall’impasto ormai amalgamato si prelevano tanti pezzetti della stessa grandezza e si rotolano tra le mani per dare loro la forma di palline della stessa dimensione. Le palline vanno disposte su una placca da forno ricoperta di carta da forno che andrà riposta in frigo per 30 minuti. 

Confettura di mandarini con il bimby

Con tutti questi mandarini a disposizione ultimamente, come si fa a non approfittarne e non farsi venire la voglia di preparare da sé una dolcissima e sfiziosa marmellata di stagione? Dopotutto, le confetture sono quelle piccole gioie del palato che hanno dalla loro la virtù aggiunta di conservarsi bene per tanto tempo, fatte apposta insomma per essere tirate fuori dalla credenza in ogni momento (emergenze di languorino improvviso con frigo vuoto comprese) anche molti mesi dopo essere stata invasata: un motivo in più, questo, per mettere mano al bimby e sperimentare in cucina questa ricettina nuova, facile facile  (gli ingredienti di base sono soltanto 2!) e soprattutto pratica, come del resto appunto lo è ogni marmellata che si rispetti.

Con la quantità di mandarini indicata nella ricetta (1 chilo) s’intendono i frutti pesati senza la buccia. Per evitare di dover filtrare la marmellata allo scopo di togliere via i semini, meglio rimuoverli dagli spicchi già prima di versarli nel boccale del bimby. A dire il vero capita abbastanza spesso, dando un’occhiata ai vari ricettari tradizionali, che nelle preparazioni delle marmellate di agrumi si tenda a lasciare i semini perché ricchi di pectina e quindi ritenuti utili per la buona riuscita della confettura: dal momento che ad essere effettivamente ricchissime di pectina sono le mele, un buon trucco tutto naturale per densificare meglio la confettura e farla conservare più a lungo sta nell’aggiungere in questa marmellata di mandarini proprio una o due mele tagliate a pezzetti.