Mia nonna li chiamava bigné, e quando ero piccola in casa sua, che di dolci e cose buone era regolarmente piena, non si vedevano molto spesso: il suo forte erano piuttosto i fritti, le salse e gli arrosti – amava insomma sbizzarrirsi nei salati – e quanto a pasticceria, sfornava più che altro dolci “secchi”, come i cenci e la torta semplice classica fatta con il Pane degli Angeli. I profiteroles, insomma, li ho in un certo senso scoperti da grande, complice anche il perfido e scintillante banco frigo del laboratorio artigianale in fondo alla mia strada che me li propina freschi e cioccolatosi ogni volta che ci passo davanti per andare a fare la spesa.
Per essere buoni, sono buoni per davvero, ma mannaggia a loro quanto costano! Tenuto conto di questo, e considerato il fatto che per risparmiare mi toccherebbe comprarmi quelli industriali, ho scelto la terza via: mi aiuto con il bimby e me li faccio in casa, con sommo gaudio di gola e portafoglio, nonché buona pace delle pasticcerie. Per la farcitura uso semplice panna montata o sennò crema bimby: per farla, servono 1 cucchiaio abbondante di cacao amaro, 1 bustina di vanillina, 1 misurino scarso di farina, 2 uova, 1oo grammi di zucchero e 500 grammi di latte.