Dolci di Carnevale: le cattas, ciambelline sarde

Buon inizio settimana e buon lunedì! Quella che vi propongo oggi è la ricetta delle cattas, ciambelline fritte (a forma di spirale o di cerchio classico) di Carnevale aromatizzate con moscato e zafferano che arrivano dritte dritte dalla Sardegna. La lista degli ingredienti che occorrono per farle comprende latte, farina, lievito di birra, succo d’arancia, un uovo, una patata lessa e infine, appunto, una punta di zafferano e un bicchierino di moscato secco. A questo elenco vanno aggiunti, inoltre, anche l’olio necessario per la frittura e lo zucchero da spolverare sulle cattas una volta uscite dalla padella. Quanto ad attrezzatura da cucina, invece, oltre alla padella quello che serve sono dei fogli di carta oleata e una tasca da pasticcere con il beccuccio liscio: il diametro ideale del foro è di 2 cm.

Dolci di Carnevale: le sfinci di patate senza latte

befana, sagra della sfincia

Le sfinci dolci di Carnevale sono appetitosissimi dolcetti fritti a base di patate e di farina, aromatizzati con limoncello, scorza d’agrume e cannella. La ricetta delle sfinci non prevede uova e soprattutto neanche latte e burro, il che le rende perfette per chi soffre di un’intolleranza al lattosio. Sostituire la farina bianca con quella gluten-free, inoltre, permetterà di rendere queste frittelle di patate accessibili anche a chi è affetto da celiachia. La preparazione delle sfinci richiede un’abilità media: per la parte finale, infatti quella della frittura, bisogna fare un po’ di attenzione.

Per quanto riguarda questa fase, dunque, le cose da fare per partire sono 2: portare ad una bella temperatura alta l’olio in padella e procurarsi un cucchiaio da minestra, che dovrà essere bagnato. Prendendo l’impasto a cucchiaiate, le “palline” così raccolte andranno fatte scivolare direttamente in padella una dopo l’altra. Dopo essere state passate nell’ olio caldo e fatte asciugare (con l’aiuto della carta assorbente), le sfinci si possono spolverare di zucchero oppure, per un tocco ancora più goloso, ricoprire di miele: in alcune zone della Sicilia, in particolare, è tradizione sciogliere sopra le sfinci del miele diluito in acqua di gelsomini.

Ricette di Carnevale: il sanguinaccio dolce lucano

Il sanguinaccio di Carnevale è una crema dolce a base di cioccolato fondente che arriva, originariamente, dalla  tradizione pasticcera della Basilicata. Il sanguinaccio si gusta, di solito accompagnato da biscotti savoiardi (che fanno anche da guarnizione), in coppette e mangiato al cucchiaio, oppure ancora più semplicemente spalmato sul pane fresco, sui savoiardi stessi o, in alternativa, su altri tipi di biscotti secchi. Il suo nome, che sulle prime potrebbe farlo confondere con il sanguinaccio salato a base di interiora, deriva effettivamente dal fatto che anticamente fra gli ingredienti di questa crema figurasse del sangue di maiale, che serviva a conferire il caratteristico retrogusto acidulo. Oggi, complice anche il fatto che a partire dal 1992 la vendita di sangue di maiale al pubblico è stata vietata in più di una regione italiana, il sanguinaccio di Carnevale non lo contiene più.

Dal momento che si prepara con l’amido di mais e non con la farina, si tratta di una crema di cioccolato adatta anche per chi è affetto da celiachia: di contro, contenendo latte, la ricetta originale non va bene invece per gli intolleranti al lattosio. Priva di uova, la lista di base del sanguinaccio dolce di Carnevale comprende anche zucchero, cacao amaro, cioccolato fondente, strutto, cannella, cedro e arancia canditi e, infine, vaniglia.

Dolci di Carnevale: i krapfen senza glutine

A Bolzano lo chiamano anche Faschingskrapfen, ovvero bombolone di Carnevale: il krapfen, specialità fritta che arriva dalla tradizione dolciaria austro-bavarese, nella ricetta originale può essere semplice (quindi vuoto e spolverato di zucchero a velo o semolato) oppure farcito di marmellata, crema bavarese o anche panna montata. Golosissimo anche ripieno di cioccolata o di Nutella, il krapfen fin dalla sua creazione (che leggenda vuole sia avvenuta nella seconda metà del XVII° secolo nella celebre pasticceria di tale Cecilie Krapf) è stato preparato con un impasto fatto dei cosiddetti ingredienti di base, ovvero uova, farina, zucchero e una componente grassa per amalgamare e insaporire, che un tempo era rigorosamente costituita da strutto e che ora, tendenzialmente, si rende con il burro.

Acqua e lievito di birra completano questa ricetta dolce di Carnevale, che si rivela quindi molto breve e composta di ingredienti davvero comuni dal primo all’ultimo, di facilissima reperibilità. La dose di farina bianca necessaria è 400 grammi: sostituendola con una quantità equivalente di farina gluten-free, si potrà mettere mano alla padella per  friggere krapfen senza glutine che usciranno lo stesso soffici, fragranti e gustosi come quelli classici fatti con la farina 00 classica.

Dolci di Carnevale: il migliaccio napoletano

Ecco una ricetta di Carnevale che, come ad esempio quella delle frappe al forno, stranamente non prevede frittura: il migliaccio. Specialità che arriva dalla tradizione partenopea, il migliaccio è un dolce particolare a base di semola e di ricotta, molto ricco di uova (ben 10) e zucchero (750 grammi) oltre che di latte (1 litro) e burro (100 grammi). Nell’impasto sono previsti anche un pizzico di sale e una tazzina di anice o, in alternativa,  di limoncello. Anche il burro poi, volendo, si può sostituire con un cucchiaio di sugna, ovvero strutto di maiale. Per la preparazione dell’impasto ci vuole una mezz’ora abbondante, mentre per la cottura in forno un’ora circa.

Questo il procedimento: dopo aver messo il latte a scaldare in una casseruola, si aggiungono il burro, lo zucchero e il liquore. Passato qualche minuto, si unisce la semola (importante: pochissima alla volta) continuando a mescolare con un mestolo di legno. Dopo una ventina di minuti di cottura, la casseruola va tolta dal fuoco e il composto lasciato intiepidire. Nel frattempo, la ricotta si passa al setaccio dopodiché s’incorporano il pizzico di sale e le uova: questo composto andrà ora miscelato a quello contenuto nella casseruola.

Dolci di Carnevale: le frittelle al cioccolato

Questa è una ricetta che necessita di tempo e di pazienza: sto parlando di golosissime frittelle di Carnevale al cioccolato! Le ricette dolci di Carnevale vogliono praticamente quasi tutte la frittura e queste frittelle (già il nome non lascia dubbi) non fanno eccezione. Gli ingredienti non sono pochi, ma tutti comunque facilmente reperibili: ci vogliono farina, zucchero, uova, vanillina, burro, acqua, sale, aroma al limone o all’arancia, lievito, cioccolato, latte, zucchero a velo per spolverare e frumina.

Quest’ultima, in particolare, non è farina ma più semplicemente amido di frumento: io in casa ho quella Paneangeli e la uso perché mi trovo bene e perché l’ho sempre vista nella cucina di mia nonna e quindi  in un certo senso ci sono affezionata, ma al supermercato si può scegliere fra marche (non moltissime) diverse. La frumina serve per rendere i dolci molto più soffici e sostituisce parte della quantità di farina da impastare.

Dolci di Carnevale: le castagnole di ricotta

Al panificio sotto casa, da qualche giorno a questa parte, quando vado alla cassa a pagare mi ritrovo regolarmente in fila con una cascata di dolci di Carnevale davanti, tutti belli esposti sul bancone di vetro in vassoi sovraccarichi e pieni di ogni ben di Dio: pensa che ti ripensa, decido di prendermi un assaggino di castagnole di ricotta, perché a parte il fatto che sono tanto golosa mi è proprio venuta la curiosità e volevo assaggiare come sono. Il sapore è come quello delle castagnole di Carnevale classiche, ma l’impasto è più appetitoso e il gusto più rotondo.

Come ogni ricetta di Carnevale che si rispetti, anche le castagnole di ricotta vogliono olio e padella: questa è la fase in cui bisogna fare un po’ più di attenzione, perché è importante che l’olio al momento di andare a friggere sia già ben caldo e che le castagnole vengano subito dopo avvolte nella carta assorbente in modo da renderle più asciutte e libere dall’unto in eccesso. Meglio anche non dimenticarsi di chiudere la porta di cucina, pena ritrovarsi tutta la casa avvolta nella puzza di fritto!

Dolci di Carnevale: le frappe al forno

Con il Carnevale alle porte, si avvicina il momento d’oro delle feste in costume, dei coriandoli e…delle frappe al forno! A onor del vero qui dalle mie parti, in mezzo alle mie amate colline toscane, questi tipici dolcetti di carnevale li chiamiamo cenci o anche bugie, e si tratta di una delle ricette dolci di Carnevale per eccellenza, tant’è che come tale prevede secondo tradizione olio e frittura, il che rende le frappe tanto divine per la gola quanto impegnative per fegato e linea.

A questo proposito, tuttavia, c’è un’alternativa fantastica che – udite udite – non ha bisogno di padelle: le frappe al forno! Se si prova a farle una volta, non si lasciano più: buonissime proprio come le frappe classiche, hanno la metà delle calorie e lasciano la cucina, invece che della puzza di fritto (compagna di molte avventure culinarie), pervasa di profumate fragranze biscottate. Per aromatizzarle uso la scorza grattugiata di un limone, che si può all’occorrenza sostituire con un cucchiaino di cannella o mezza stecca di vaniglia, e mezzo bicchierino (ovvero 2-3 cucchiai) di brandy (ma in alternativa vanno bene anche il cognacoppure la grappa).