Il succo di frutta a colazione o in alternativa nel tardo pomeriggio da proporre come merenda? Molto meglio di no e la ragione è semplice: il fruttosio, che è contenuto nei succhi di frutta e un po’ in tutta la frutta, non viene ‘lavorato’ dal fegato, ma piuttosto ma dall’intestino tenue che sembra non riuscire a elaborare il fruttosio quando è a stomaco vuoto.
La conferma arriva da uno studio della Princeton University, pubblicato sulla rivista Cell Metabolism che spiega come i momenti peggiori per bere un succo di frutta siano a colazione (dopo la notte a distanza di diverse ore dalla cena) e a merenda (a distanza del pranzo) in una condizione quindi di semi digiuno che impedisce al fruttosio di essere lavorato bene dall’intestino.