L’ananas, frutto tropicale

ananas

ananas

L’ananas è un frutto curioso, difficile da aprire e da sbucciare, ma buonissimo e dalle molteplici proprietà benefiche. Originario del Sud America l’ananas era già conosciuto ai tempi dei Maya e degli Aztechi e venne visto per la prima volta da Cristoforo Colombo, nell’Isola di Guadalupa, nel suo secondo viaggio delle Americhe e così grazie ai Portoghesi e agli Spagnoli si diffuse anche in europa.

L’ananas viene consumato fresco ma la sua produzione in scatola è da record. E’ infatti il frutto in scatola più consumato da noi europei, anche se una volta sciroppato perde la sua caratteristica di frutto poco calorico! Inoltre viene prodotto in grandi quantità anche a cubetti, per essere inserito, sempre fresco o sciroppato, nelle macedonie.

Quando acquistiamo l’ananas bisogna prestare molta attenzione alla buccia, che non deve essere tendente al verde o al grigio, perchè vuol dire che il frutto è acerbo, e non deve essere nemmeno troppo marrone, perchè così è invece troppo maturo; la colorazione ideale è con delle sfumature arancioni, e inoltre per acquistare un ananas di buona qualità bisogna avvicinare il naso alla buccia, è infatti possibile sentire il suo odore caratteristico.

La mora, il frutto dalle sottospecie infinite

mora

mora

Andando a cercare informazioni sulla mora sono rimasta colpita, per non dire scioccata, dall’incredibile numero di sottogeneri e sottospecie di questa pianta. La mora, conosciuta come Rubus, ovvero la mora di rovo, appartiene al genere di piante della famiglia delle Rosaceae, che abbiamo imparato a conoscere grazie alla fragola, l’albicocca, la pesca e il lampone. Innanzi tutto facciamo la prima distinzione proprio tra questa mora, che cresce spontaneamente nei boschi e nelle campagne, e la mora di gelso (nota come Morus), che viene invece coltivata, visto che le foglie del gelso sono l’alimento cardine del baco da seta. Tornando al nostro frutto di bosco, le specie identificate del genere Rubus sono 4, con 14 sottogeneri e il sottogenere principale è diviso in 12 sezioni. All’interno di queste numerose suddivisioni troviamo frutti e fiori diversi e infatti anche girando per i mercati troviamo more più scure e più chiare, con varie sfaccettature di sapori, e adesso sappiamo anche il perchè: derivano probabilmente da piante, cespugli e rovi che generano frutti di specie diverse.

Indipendentemente da questa curiosità scientifica le more, come tutti i frutti di bosco, hanno trovato il loro utilizzo in cucina solo in epoche più moderne, e questo dipende proprio dalla loro diffusione. Essendo frutti facili da trovare sulle colline e nelle campagne, crescendo spontaneamente, erano considerati adatti alla “plebe”, che li raccoglieva e li utilizzava con frequenza, e quindi le famiglie ricche e nobili preferivano utilizzare e gustare della frutta da coltivazione, considerata migliore, rispetto a quella che cresceva tra i cespugli. Fortunatamente non esistono più queste distinzioni, e possiamo godere delle more e trovarle disponibili per le nostre preparazioni dolci.

Le prugne, il frutto zuccherino

prugna

prugne

Le prugne sono il frutto che arriva dal susino, altro albero del genere Prunus, come l’albicocco e il pesco, fa sempre parte quindi della famiglia delle Rosaceae e il nome della sua specie è Domestica. I frutti del susino sono appunto conosciuti come prugne, ma anche come susine, nome che tutti ben conosciamo e la dicitura nel nostro paese dipende molto dalle tradizioni regionali.

Le prugne sono un frutto incredibilmente zuccherino, infatti non è molto consigliato per chi segue un regime dietetico dimagrante. Sono ricche di vitamine, A, B1, B2 e C e inoltre contengono anche molti sali minerali, come calcio, magnesio, potassio e fosforo. La polpa del frutto è un toccasana per il fegato oltretutto, perchè aiuta questo nostro organo nel processo di secrezione biliare. Tra le altre proprietà non possiamo dimenticare, oltre a quelle rinfrescanti, essendo un frutto prettamente estivo, anche quelle lassative: basti pensare alle ottime prugne secche che oltre ad essere deliziose sono uno dei rimedi più dolci e piacevoli per chi ha problemi di intestino!

Le specie di susina più conosciute e diffuse nel nostro paese sono:

  • La Goccia d’Oro, dalla buccia gialla e sapore molto dolce;
  • La California Blue, di colore tra il blu e il viola e dalla forma piuttosto arrotondata;
  • La San Pietro, nota per la sua veloce maturazione;
  • La Fiorentina, dalla buccia rossa e consistenza pastosa della polpa;
  • La Rusticana, dai piccoli frutti a buccia gialla.

Quando acquistate le prugne, di qualsiasi famiglia, badate bene che il colore della buccia sia quello caratteristico della specie che avete scelto e inoltre la polpa dovrà essere morbida, ma non in modo eccessivo, per poterle conservare in frigo almeno 6-7 giorni e non doverle consumare immediatamente perchè troppo mature.

Fragole, frutto rosso per eccellenza

fragola frutto rosso

fragole frutto rosso

Le fragole (fragaria vesca) è il frutto di una pianta perenne, che appartiene alla famiglia delle Rosaceae, nello specifico alla sottofamiglia che prende il nome di Rosoideae, ed appartiene al genere Fragraria. Il frutto che noi tutti chiamiamo fragola è in realtà un falso frutto, a dirla tutta: le fragole sono in realtà il talamo ingrossato dell’infiorescenza prodotta dalla pianta e i frutti sono i semini gialli che ricoprono proprio le fragole stesse.

La pianta da cui nascono le fragole è perenne e a seconda delle varietà possiamo trovarne in diversi periodi dell’anno. Ci sono infatti le varietà unifere, che come lascia intendere la parola producono i frutti una sola volta l’anno, in autunno; ci sono poi le varietà rifiorenti, a noi più note, che danno vita a frutti più piccoli, durante tutto il periodo che va dalla primavera all’autunno.

I primi utilizzi delle fragole in cucina risalgono al 1700, in Francia, quando la fragola giunse dall’America Latina grazie a un ufficiale mandato in missione. Inoltre, sempre in Francia sotto il regno del Re Sole, la fragolina di bosco, che veniva solitamente utilizzata per scopi ornamentali, venne portata in cucina e si iniziò a gustarla come frutto.

Da lì in avanti la diffusione fu veloce, fosse solo proprio per l’incredibile versatilità proprio decorativa del frutto, che può essere poi gustato e rende quindi più bella e più buona ogni preparazione.

Dolci per il matrimonio, non solo torte nuziali

Molti di voi, proprio come me, avranno partecipato a dei matrimoni in questi ultimi anni. Chi più chi meno, chi piacevoli cerimonie di amici e parenti, chi noiosissime cerimonie di amici e parenti! Una tendenza però si è affermata, quella di terminare il banchetto e accompagnare la torta con una molteplice, a volte abbondante a volte meno, quantità di dolci. Non sono stata negli ultimi 4-5 anni a un numero tale di matrimoni che mi permetta di fare una media precisa, ma tra le mie esperienze e quello che ho potuto capire dal web questa nuova faccia della parte finale del ricevimento ha ormai preso piede definitivamente e fa parte di quel mondo accattivante che coinvolge le spose più degli sposi nelle scelte e nelle sofisticatezze del giorno delle nozze.

Si può accompagnare il momento del taglio della torta con dei semplici pasticcini, alla frutta e alle creme, una tavola imbandita in cui gli invitati possono servirsi da soli e assaggiare i mignon di pasticceria. Ma esistono anche delle vere e proprie tavolate, magari quelle utilizzate per gli antipasti (che ormai si svolgono abitualmente in piedi, in giardino spesso e volentieri), con i camerieri che possono affettarvi torte di mele o di frutta, torte al cioccolato, creme caramel e panna cotta, tutto ciò prima, durante e dopo la torta di nozze!

Torta morbida all’ananas

Le torte rappresentano una merenda perfetta per qualsiasi stagione, ma anche un dessert goloso dopo pranzi domenicali o cene tra amici. Quella che vi propongo oggi è la ricetta della torta morbida all’ananas veramente deliziosa e delicata.

Non è semplicissima da fare, ma è davvero deliziosa inoltre rappresenta una novità. Vien guarnita con panna montata e frutti di bosco perchè anche l’occhio vuole la sua parte e l’arte è anche culinaria!

Una fetta di torta all’ananas servita con accanto la crema di panna con i frutti di bosco fa una gran scena e stupirà anche il palato dei vostri ospiti. Un minimo impegno per una grande resa! Ecco la ricetta. Per realizzarla ci vogliono circa un’ora e mezza.

Torta Melange

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Occorrente per 12 Persone

Tempo di preparazione: 1 ora e 20 + raffreddamento

Per la pasta:

  1. 200 g di burro piu quello per ungere
  2. 6 uova, 170 g di zucchero
  3. 200 g di farina, 75 g di cacao
  4. un cucchiaio di lievito, una presa di sale
  5. 150 g di cioccolato bianco

Per la farcitura:

  1. 200 g di cioccolato bianco
  2. 150 g di cioccolato fondente
  3. 2 albumi, 150 g di ricotta

PREPARAZIONE:

  1. Riscaldate il forno a 180°. Predisponete 2 stampi a cerniera stampo-a-cerniera.jpg da 22 CM di diametro e ungeteli leggermente di burro. Coprite il fondo con un disco di carta da forno e imburrate anche questa. Mettete il burro a pezzetti in una piccola casseruola, posatela sopra un bagno maria caldo e fate sciogliere il burro;
  2. Sbattere i soli tuorli con 2/3 dello zucchero utilizzando la frusta elettrica alla massima velocità  fino ad ottenere una crema gonfia. A parte, sempre con la frusta elettrica, sbattere a neve densa 4 albumi, unendo il resto dello zucchero. Mescolate la farina con il cacao, il lievito e il sale.
  3. Aggiungete a cucchiaiate il miscuglio preparato, prima setacciato setaccio-da-laboratorio.jpg, nel composto di uova, alternandolo con il burro fuso. Mescolate fino ad esaurimento degli ingredienti e per ottenere un composto omogeneo. poi trasferitelo in una terrina e incorporatevi gli albumi in due riprese( prima un terzo e poi 2 terzi). Alla fine unite all’impsato il cioccolato bianco grattugiato grossolanamente ( riducetelo in frantumi con il mixer).