Dolci di Carnevale: le frittelle con uvetta e pinoli

Di nuovo buon lunedì! Il nostro viaggio nel goloso mondo delle ricette di Carnevale continua e oggi è la volta di una sfiziosa versione arricchita delle classicissime frittelle tradizionali: le frittelle con uvetta e pinoli. Si tratta di una specialità fritta che richiede una buona portata di ingredienti: contando anche l’olio di semi per la frittura in padella e lo zucchero a velo per la spolverata finale, per preparare le frittelle con uvetta e pinoli infatti ne occorrono ben 14 in totale.

Fra questi c’è anche del liquore (i migliori da usare per questo impasto sono quelli tipo grappa): pur trattandosi solo di una spruzzata appena, come sempre è bene tenerlo presente, nel caso in cui in casa ci fossero anche dei bimbi. Attenzione anche all’uvetta: presente in dose identica a quella dei pinoli (50 grammi), a differenza di questi prima di essere amalgamata nell’impasto deve essere stata tenuta a mollo in acqua tiepida e accuratamente strizzata.

Crostata al cioccolato fondente e uvetta sultanina

Vi propongo una dolce crostata golosa al cioccolato fondente e uvetta sultanina, un gusto un pò particolare, un’alternativa alla solita crostata. Guarnitela con della panna montata e una spolverata di zucchero a velo e sarà perfetta.

La potete accompagnare al tè delle cinque o servire come dessert dopo la cena, ma contiene del liquore, brandy per essere precisi, non è quindi adatta ai bambini. Per fare la crema con cui farcire la pasta viene utilizzato il mascarpone, così ha una consistenza cremosa.

Provatela, vi piacerà, anche se non è semplicissima da fare. Ci vuole un’ora e mezza per prepararla e va servita fredda.

Torta alle noci e uva con il bimby

La frutta secca (per esempio noci, mandorle, nocciole, anacardi e arachidi ), si sa, è un alimento che porta in sé un alto concentrato di proprietà nutritive più che pregevoli: molto carica di fibre, fornisce fra l’altro un grande apporto di lipidi di tipo oleoso, ricchi cioè di grassi insaturi, preziosi per il nostro organismo perché in parte coinvolti nel controllo dei trigliceridi nel sangue, che sono a loro volta responsabili (se presenti in eccesso) di numerosi tra i più comuni problemi cardiovascolari.

Un modo buonissimo e festoso di gustarci queste perle della natura è miscelarle in questa appetitosa torta alle noci e uva da preparare con il bimby: specialmente in autunno, nel fare questa torta, la cosa migliore è approfittare del fatto di poter avere a disposizione della vera frutta di stagione e scegliere dell’uva fresca appena maturata: l’uvetta, in caso la si preferisse, andrà lasciata a bagno in acqua tiepida per una decina di minuti e poi strizzata, mentre  gli acini dell’uva, a seconda delle loro dimensioni, dovranno essere tagliati in quarti (quelli più grandi) oppure solo a metà (quelli più piccoli), e poi fatti scolare per un po’ in uno scolapasta.

Cotto e mangiato, il plumcake con l’uvetta

Dopo i bagordi dei giorni scorsi in cui pandori, panettoni, creme e dolci goduriosi, ma soprattutto ipercalorici,  l’hanno fatta da padroni, ho sentito l’esigenza di preparare uno di quei dolci semplici ma allo stesso tempo golosi per la colazione. E quale miglior fonte di ispirazione di Benedetta Parodi e del suo Cotto e Mangiato poteva venire in mio soccorso? Ecco che ho scelto la ricetta di questo semplicissimo plumcake con l’uvetta, una coccola non troppo elaborata ma perfetta per riportarci alla normalità. Già perchè una volta finite le feste non ci si sente (metaforicamente) un pò svuotati?

Il plumcake all’uvetta di cotto e mangiato si prepara a partire dal burro liquefatto al quale si va a mescolare lo zucchero, le uova, la farina setacciata, un pizzico di sale ed infine il lievito. L’uvetta precedentemente ammollata e successivamente scolata e strizzata andrà aggiunta per ultima. Il composto andrà versato nel classico stampo da plumcake ed infornato a 180° per 45 minuti. Un suggerimento: potete ammollare l’uvetta nel rum anzichè nell’acqua e potete scegliere di infarinarla prima di aggiungerla al composto per evitare che finisca sul fondo del dolce.

Dolci di natale, lo stollen

Oggi ci spostiamo in Germania alla scoperta di uno dei dolci tipici tedeschi natalizi: lo stollen. Lo stollen altro non è che un pane dolce lievitato, arricchito con uvetta, mandorle e frutta candita come cedro e arancia. La sua preparazione è piuttosto lunga anche se non troppo laboriosa, il lungo tempo necessario per la sua preparazione è da imputarsi alle due lievitazioni che dovrà subire ma che comunque sono necessarie alla buona riuscita del dolce.

Una volta cotto lo stollen non va consumato subito (anche se io, lo ammetto, l’ho assaggiato subito ed è strepitoso anche da “fresco”), ma va conservato avvolto da pellicola per 2-3 giorni prima di essere tagliato a fette e mangiato. La preparazione dello stollen prevede un primo impasto lievitato costituito di solo lievito, zucchero,  farina e latte, che dovrà riposare 15 minuti circa, ed un secondo composto dal primo e da tutti gli ingredienti tranne la frutta ed il rum. Questo secondo impasto andrà fatto lievitare dapprima in una ciotola per circa 1 ora e mezza, e poi, sottoforma di filone al quale saranno state aggiunte nel frattempo le mandorle, la frutta candita e l’uvetta ammollata nel rum, due ore circa.

I muffin di patate con l’uvetta

Ecco una ricetta un po’ alternativa, che personalmente non avevo mai trattato parlando di muffin e a dire la verità quando ci sono di mezzo i dolci parliamo di un ingrediente che non utilizzo spesso: le patate. Le patate rendono questi muffin molto sostanziosi, anche se leggeri, infatti non abbiamo presenza di burro, se non come tocco finale, un po’ americano, per gustare dei dolcetti davvero saporiti. Lo zucchero di canna e le uova divise in tuorli ed albumi, che appesantiscono meno la preparazione. Questi muffin infatti, come quelli di ieri, fanno parte di una serie di dolcetti “salutari” o comunque sia dedicati a chi ha problemi di cuore o di diabete, oppure per le intolleranze al glutine o al lattosio.

Mi riprometto infatti di trattarli tutti un po’ alla volta, in modo da soddisfare anche i palati di chi per un motivo o per un altro deve privarsi di qualcosa in cucina, ma un blog come questo può servire anche a rendere piacevoli queste privazioni.

Dolci di natale, il pandolce genovese

Hanno origine dalla tradizione della cucina povera i pani dolci di natale, tra i quali va inserito il pandolce genovese. I pani dolci altro non erano inizialmente che dei semplici pani arricchiti con altri ingredienti in occasione delle feste. Poi con il passare del tempo sono diventati dei dolci a tutti gli effetti. Il pandolce per esempio contiene uvetta, pinoli, cedro candito, semi di anice ed acqua di fiori di arancio.

Il pandolce essendo un dolce lievitato prevede una doppia e lunga lievitazione: la prima, quella dell’impasto ottenuto con farina acqua e lievito, dura 6 ore. Trascorso questo tempo all’impasto andranno aggiunti gli ingredienti rimanenti lavorando per bene in modo che tutti siano amalgamati perfettamente. L’impasto ottenuto andrà diviso in due, andranno formati due pani e conservati sulla placca del forno avvolti in un canovaccio e lasciati lievitare per altre 12 ore (ecco la seconda lievitazione).

La confettura di Natale di Salvatore De Riso

 

Sabato sono tornata a casa dopo il mio giretto di commissioni mattutine e rientrando ed accendendo la tv mi sono ritrovata davanti Salvatore De Riso intento a preparare una confettura definita natalizia. Quello che mi ha lasciato letteralmente senza parole ed ha fatto si che rimanessi incollata davanti la televisione, è stato il lunghissimo elenco di ingredienti (tutti rigorosamente ipercalorici) che andava man mano aggiungendo al composto.

Davvero da non credere, ha utilizzato di tutto e di più giustificandosi con il fatto che stesse prediligendo gli ingredienti che caratterizzato solitamente i dolci di natale. Detto questo partirei con la lista degli ingredienti, della confettura di natale ma, mi raccomando, non spaventatevi: mele,  ribes canditi,  bacca di vaniglia, uvetta sultanina, prugne secche, cedro candito, datteri, buccia di limone e aranciafichi secchi bianchi, pere sciroppate , albicocche candite, pinoli, noci e mandorle.

Ok, ci siete ancora? Bene, questa marmellata si prepara mettendo a bollire delle mele tagliate a spicchi in acqua, con l’aggiunta di una bacca di vaniglia. Si fa riposare una notte ed il giorno dopo si procede mettendo sul fuoco ed aggiungendo lo zucchero ed il resto degli ingredienti. La particolarità è che si farà cuocere solo una decina di minuti, e che non ci sarà bisogno di aggiungere gerlatine o addensanti vari perchè ci pensano già le mele sprigionando la pectina.

Ricette senza uova, gli scones all’uvetta

Sono delle focaccine semi dolci che si preparano in circa mezz’ora, prevedono una cottura in forno e non contengono uova. Sono gli scones, dolcetti inglesi perfetti sia per la colazione che per l’ora del thè. Possono contenere uvetta, come in questo caso, o gocce di cioccolato. Possono essere mangiati così da soli, o inzuppati nel latte, o ancora tagliati a metà e farciti con la marmellata.

Gli scones si preparano molto velocemente, sono dei dolcetti lievitati ma non prevedono ore di lievitazione. Si preparano mescolando la farina con il lievito, lo zucchero, il sale, ed aggiungendo, solo dopo, il burro a pezzi che dovrà essere lavorato con le dita in modo che si amalgami con la farina. A questo punto sarà la volta di aggiungere l’uvetta ed infine il latte. Una mescolata veloce con un cucchiaio, e l’impasto sarà pronto per essere lavorato su un piano di lavoro infarinato. Una volta steso con l’aiuto di un mattarello, gli scones che andremo a ricavare con un taglia pasta dovranno avere uno spessore di almeno 1 cm, tenete conto che poi in cottura si alzano un pò.

Dolci per natale 2010, il pudding di panettone

Con il termine pudding si intendono diversi tipi di preparazioni inglesi, quello di cui vorrei parlarvi oggi è una sorta di pasticcio dolce che di solito che si prepara a partire da una base di pane ed aggiungendo una crema e cotto in forno. Il pudding che vorrei farvi conoscere oggi in particolare è un dolce adatto al periodo natalizio che si sta inesorabilmente avvicinando, il pudding di panettone. Il pudding di panettone è uno di quei dolci che svolgono una duplice funzione, quella di allietare i palati e quella di riciclare (eventuali) avanzi.

Per esempio so bene che in ogni casa al temine delle festività rimarranno da smaltire diversi dolci, tra i quali dei panettoni. Bene, quale miglior modo per smaltirli se non impiegarli nella preparazione di un golosissimo pudding? La preparazione del pudding di panettone è super facile, in una teglia si dispongono le fette regolari private della crosta esterna. Una volta predisposte leggermente inclinate le une sulle altre, si va  a versare sopra di esse la crema inglese precedentemente preparata e l’uvetta ammollata nel brandy  e strizzata bene.

Biscotti all’anice con mandorle e noci

Oggi prepariamo dei particolarissimi biscotti al profumo di anice, lavorati con noci, mandorle, uvetta e corn flakes. Ebbene si, i mitici e famosi corn flakes, irrinunciabile colazione americana, vengono utilizzati per questa curiosa e gustosa ricetta di biscotti.

Nonostante possano sembrare difficili da fare, i biscotti all’anice sono in realtà molto semplici e richiedono circa tre quarti d’ora di tempo. Si accompagnano perfettamente al tè oppure a un vinello leggero da consumarsi dopo cena.

Sono perfetti anche per chi non ama le uova o non le può mangiare, ma anche per chi è intollerante al latte, difatti non ne contengono e sono amalgamati con il succo d’arancia. Eccola ricetta di questi golosi biscotti.

Dolcetti per natale 2010, le mincepies, ovvero le tortine di frutta speziata

A dir la verità non le conoscevo fino a qualche mese fa, poi per caso mi sono imbattuta in un sito dedicato all’Irlanda e queste tortine venivano citate come dei dolcetti tipici di natale. Le mincepies, così si chiamano, sono delle tortine di pasta brisè (o, come da ricetta originale, di pasta frolla alle mandorle) con un ripieno di frutta varia e spezie. Tantissime spezie presenti nel ripieno, una vera e propria bomba calorica, ma perfettamente in sintonia con il natale.

Ma vediamo meglio quali sono gli ingredienti senza i quali non potremmo riprodurre in casa nostra le mincepies. Uva passa, mele, canditi, scorza di limone, mandorle, cannella, noce moscata, zenzero, chiodi di garofano. La preparazione delle mincepies consiste in due fasi: preparazione della pasta brisee e preparazione del ripieno. Beh, la pasta brisee è molto semplice da ottenere, si tratta di impastare farina, burro ed acqua fredda. Amalgamare gli ingredienti molto velocemente per fare in modo che il burro non si sciolga ma venga amalgamato all’impasto.

Il ripieno invece è costituito da mele a dadini cotte nel burro, amalgamate al resto degli altri ingredienti fino ad ottenere un composto sodo ed asciutto. C’è addirittura chi lo versa in vasetti sterilizzati e lo conserva per 2-3 mesi in modo da averlo sempre pronto per l’utilizzo.

Pangiallo al cioccolato fondente

pangiallo

Il pangiallo è un dolce tipico del Lazio. Viene fatto con tanti ingredienti dai sapori diversi che, messi insieme, danno vita a questo dolce un sapore davvero unico.

In pratica dovete fare un impasto con la farina e la frutta secca, cui vanno aggiunte arancia, limone e miele, ma è senza uova per cui chi fosse allergico qui va sul sicuro. Farina e frutta vengono amalgamati tra lor grazie al miele. Il pangiallo viene anche chiamato panpepato ed era una ricetta che veniva generalmente preparata per il periodo natalizio e grazie alla sua composizione di ingredienti che non deperivano, questo dolce durava fino a Pasqua.

Eccovi la ricetta. Tenete presente che è di difficoltà media. Ci vuole poco più di un’ora ed è un ottimo dolce di frutta secca, cioccolato e miele con un alto potere nutritivo. Li potete conservare per dodici mesi in carta pergamena.

Un dolce classico di natale in versione mini, i panettoncini con l’uvetta

Quale dolce vi fa pensare immediatamnete al natale? A me senza dubbio il panettone (anche se preferisco di gran lunga il pandoro). Il panettone è il dolce lievitato che rievoca sensazioni natalizie e legate alla tradizione più di qualunque altro dolce. Come dicevo prima non l’ho mai amato particolarmente per via del fatto che fosse ricco di canditi ed uvetta che da piccola detestavo. Col tempo ho imparato ad apprezzare l’uvetta e l’operazione di vivisezione del panettone ha cominciato a limitarsi ai soli canditi.

Ecco perchè l’anno scorso quando ho visto la preparazione di questi panettoncini con l’uvetta durante una puntata della Prova del Cuoco, li ho preparati il giorno dopo. E’ stato forse uno dei miei esperimenti riusciti meglio, considerando anche il fatto che non siano velocissimi da preparare, ma il loro bello sta proprio quì: l’attesa della lievitazione, il profumo che si espande per la cucina e che ci riporta subito al natale, ma soprattutto la soddisfazione di poter mangiare un panettone, seppur in versione mini, tanto il sapore è proprio quello, preparato con le nostre manine. E poi, aspetto da non sottovalutare, niente conservanti, ma solo la bontà autentica di un dolce fatto in casa.

Ok, se vi ho convinto, procuratevi farina, lievito di birra, latte, burro, miele e tanta, ma proprio tanta uvetta e mettetevi all’opera. Un suggerimento, la ricetta originale prevede l’utilizzo di sola farina 00, io ho sostituito metà dose con la farina manitoba, molto ricca di proteine, che favorisce l’assorbimento dei liquidi e quindi garantisce maggiore morbidezza. Ed inoltre ho aggiunto, oltre la scorza grattugiata di arancia anche quella di limone.